«Vogliamo risposte sul futuro del territorio»
Sindacalisti e amministratori chiedono un progetto di rilancio. Incontro con Pigliaru il 10 dicembre
NUORO. «Quando abbiamo detto che sul territorio del Nuorese erano scomparsi 6 mila posti di lavoro, ci sembrava di aver detto un’enormità. Ma le previsioni sono ancora peggiori: alla fine dell’anno ci sarà un vero e proprio deserto industriale. Più di 800 lavoratori del polo tessile di Siniscola da gennaio resteranno senza ammortizzatori sociali. La crisi è nerissima». Salvatore Pinna, segretario provinciale della Cgil ieri era a Cagliari per partecipare allo sciopero nazionale dei metalmeccanici. Con lui, per solidarietà, c’era anche una delegazione di lavoratori di Ottana Polimeri e Ottana Energia.
«La situazione è gravissima. C’è il rischio che venga meno l’equilibrio della coesione sociale – avverte il sindacalista – Con la Confindustria nuorese, gli altri sindacati e gli amministratori del territorio abbiamo presentato alla Regione un piano di rilancio del territorio. Ne discuteremo con il presidente Pigliaru il 10 dicembre, quando verrà a Nuoro. È la nostra ultima possibilità per risollevare una provincia sull’orlo del collasso». E proprio in vista della visita del governatore in città, ieri il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi e il presidente della Provincia Costantino Tidu hanno incontrato a Cagliari Francesco Pigliaru e l’assessore della programmazione, Raffaele Paci. «Abbiamo discusso dello stato di crisi del territorio e cercato di individuare le priorità di sviluppo del Nuorese pesantemente colpito dalla crisi economica e sociale – commenta Costantino Tidu –. Non chiediamo cose impossibili, ma solo azioni strategiche per il territorio». Anche per il sindaco Sandro Bianchi l’obiettivo è avere risposte per il territorio. «Con la Regione abbiamo condiviso la stessa filosofia. Al Nuorese non servono finanziamenti a pioggia ma obiettivi strategici per il suo rilancio – dice Bianchi –. Bisogna intervenire sulla scuola e sulla cultura, puntare sulla produzione agroalimentare e creare una politica per le aree di crisi perché chi ha perso il lavoro deve avere risposte». Anche perché non c’è più tempo: il 57 per cento della popolazione residente è inattivo, con punte del 74 per cento tra i giovani. «Vista la situazione di emergenza bisogna intervenire al più presto». La prossima settimana Tidu e Bianchi saranno di nuovo a Cagliari per individuare con la Regione alcuni punti specifici da cui partire per il rilancio del territorio. (g.z.)