Attesa per il tradizionale “Peti cocone”
di Mauro Piredda
Siniscola, un esercito di bambini con federe e buste busseranno di casa in casa per chiedere doni
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SINISCOLA. Ogni 2 novembre sono numerosi e invadono di colore e allegria le vie della cittadina al grido di “Peti cocone”. I bambini di Siniscola, muniti di federe di cuscino e buste, bussano alle porte delle case ricevendo doni di ogni tipo: dolci, caramelle, frutta secca, sacchetti di pop corn ma anche regali particolari.
Quel che si manifesta nel tempo è una gioia condivisa anche dai genitori (vere e proprie guide tra le vie del centro urbano), dai residenti (ben disposti ad aprire le porte e, qualcuno, a posizionare i cesti all’esterno dell’abitazione) e dai titolari delle attività commerciali (puntualmente sommersi da un fiume di festosità). Mancano pochi giorni al rinnovo di questa ricorrenza che rappresenta da sempre collante sociale e un momento di valorizzazione delle proprie radici culturali. Una innata manifestazione di resistenza a tendenze commerciali che ormai da tempo tentano di introdursi nell’immaginario locale. Niente «dolcetto o scherzetto», insomma. In prossimità della data l’assessorato della Cultura e la biblioteca comunale hanno programmato un’iniziativa per il 31 ottobre, dalle 16 alle 18. «Aspetande su “Peti cocone” in biblioteca. Contos e pinturas de sa cussinera», questo il titolo dell’appuntamento. L’amministrazione comunale di Siniscola ha recentemente inserito il “Peti cocone” nella scheda presentata a sostegno della candidatura di “Nuoro capitale italiana della Cultura 2020”. Anche il Centro giovanile-Oratorio San Giovanni Battista ha fissato sul calendario una data propedeutica alla tradizionale invasione dei piccoli questuanti.
Sempre nel pomeriggio di martedì 31, dopo l’accoglienza fissata per le 16 si terrà una rappresentazione teatrale incentrata sulla figura di San Tarcisio, martire adolescente. Alle 17.30, presso la vicina chiesa del Rosario è prevista l'adorazione eucaristica e, dalle 18, nuovamente presso la palestra ex Poa, la festa con i giochi della tradizione.
«Vogliamo unire la festività di Tutti i santi con la commemorazione dei defunti», hanno dichiarato gli organizzatori. Durante il “Peti cocone” non mancheranno gli stand delle leve ’72 e ’80 con i propri doni. Un altro contributo affinché i piccoli protagonisti lascino anche quest’anno la propria impronta nel sentiero di una tradizione destinata a perdurare.
Quel che si manifesta nel tempo è una gioia condivisa anche dai genitori (vere e proprie guide tra le vie del centro urbano), dai residenti (ben disposti ad aprire le porte e, qualcuno, a posizionare i cesti all’esterno dell’abitazione) e dai titolari delle attività commerciali (puntualmente sommersi da un fiume di festosità). Mancano pochi giorni al rinnovo di questa ricorrenza che rappresenta da sempre collante sociale e un momento di valorizzazione delle proprie radici culturali. Una innata manifestazione di resistenza a tendenze commerciali che ormai da tempo tentano di introdursi nell’immaginario locale. Niente «dolcetto o scherzetto», insomma. In prossimità della data l’assessorato della Cultura e la biblioteca comunale hanno programmato un’iniziativa per il 31 ottobre, dalle 16 alle 18. «Aspetande su “Peti cocone” in biblioteca. Contos e pinturas de sa cussinera», questo il titolo dell’appuntamento. L’amministrazione comunale di Siniscola ha recentemente inserito il “Peti cocone” nella scheda presentata a sostegno della candidatura di “Nuoro capitale italiana della Cultura 2020”. Anche il Centro giovanile-Oratorio San Giovanni Battista ha fissato sul calendario una data propedeutica alla tradizionale invasione dei piccoli questuanti.
Sempre nel pomeriggio di martedì 31, dopo l’accoglienza fissata per le 16 si terrà una rappresentazione teatrale incentrata sulla figura di San Tarcisio, martire adolescente. Alle 17.30, presso la vicina chiesa del Rosario è prevista l'adorazione eucaristica e, dalle 18, nuovamente presso la palestra ex Poa, la festa con i giochi della tradizione.
«Vogliamo unire la festività di Tutti i santi con la commemorazione dei defunti», hanno dichiarato gli organizzatori. Durante il “Peti cocone” non mancheranno gli stand delle leve ’72 e ’80 con i propri doni. Un altro contributo affinché i piccoli protagonisti lascino anche quest’anno la propria impronta nel sentiero di una tradizione destinata a perdurare.