la vertenza
Salta la pace tra vigili e Unione dei comuni
ILBONO. Braccio di ferro tra i dipendenti dell’Unione dei comuni d’Ogliastra e l’ente sulla contrattazione decentrata. E in particolare sul pagamento degli straordinari. A nulla è servito l’incontro...
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ILBONO. Braccio di ferro tra i dipendenti dell’Unione dei comuni d’Ogliastra e l’ente sulla contrattazione decentrata. E in particolare sul pagamento degli straordinari. A nulla è servito l’incontro promosso dalla Cisl che si è tenuto venerdì scorso in gennaio in Prefettura, a Nuoro: gli agenti della polizia locale sono ancora sulle barricate e minacciano di incrociare le braccia. «La questione, risolvibile, è meramente tecnica e purtroppo la politica non può far nulla. Il contenzioso in essere non è tra dipendenti, sindaci e segretario dell’Unione, come affermato dalla Cisl, ma il problema nasce da una differente interpretazione delle norme da parte di un comune su sei. In altre parole, mentre cinque Comuni hanno un’interpretazione identica sulle norme del contratto il sesto da una sua interpretazione» spiega l’attuale presidente dell’Unione, il sindaco di Ilbono Andrea Piroddi. «In dettaglio l’Unione, quale ente di secondo livello nato per volontà delle amministrazioni aderenti, è chiamata annualmente a procedere alla costituzione del fondo per le risorse decentrate da utilizzare ai fini della applicazione dei diversi istituti contrattuali concordati con le parti sindacali». Questo impegno è stato rispettato fin dall’anno dell’istituzione dell’ente, tanto che tutti i dipendenti dell’Unione hanno visto applicato quanto previsto dal contratto. Ciò – sempre secondo il presidente Piroddi – è accaduto fino al momento in cui uno degli enti associati ha comunicato di avere rideterminato gli importi da trasferire all’Unione non tenendo conto delle disposizioni contenute nel contratto. «L’Unione, al fine di adempiere ad un proprio dovere istituzionale e contrattuale pur non condividendo le modalità operative adottate dal comune, ha comunque provveduto a rideterminare il proprio fondo per le risorse decentrate riferito all’anno 2016 e anno 2017 tenuto conto delle nuove comunicazioni». In Prefettura, è stato concordato tra i sindaci presenti, compreso il sindaco di Arzana Marco Melis che interpreta le norme in maniera differente, di richiedere un parere formale all’Aran (ente terzo) per dirimere la questione.