Il processo
Caso Barabino, chiesta una nuova condanna a 7 anni e 6 mesi di reclusione
I pubblici ministeri hanno sollecitato una pena a 4 anni e sei mesi anche per il marito dell’ex amministratrice di sostegno
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Nuoro Nuove richieste di condanna per Roberta Barabino, l’ex amministratrice di sostegno di Oliena accusata di peculato e autoriciclaggio, perché secondo l’accusa avrebbe svuotato i conti di decine dei suoi assistiti, utilizzando quei soldi per finalità estranee al soddisfacimento dei bisogno degli amministrati. Questa mattina al processo in abbreviato davanti al gup Giovanni Angelicchio, i pubblici ministeri Andrea Ghironi, Riccardo Belfiori e
S elene Desole hanno chiesto una condanna a 7 anni e 6 mesi per l'ex amministratrice, e a 4 anni e 6 mesi per il marito Graziano Coinu chiamato a rispondere di riciclaggio. Secondo l’accusa, Barabino avrebbe approfittato del proprio incarico per sottrarre ingenti somme di denaro a soggetti anziani e fragili affidati alla sua tutela. In questa tranche dell’inchiesta, che conta sette parti civili, le somme prelevate indebitamente dall'amministratrice sono circa 540mila euro. Il processo è stato rinviato a giugno per le arringhe dei difensori: gli avvocati Gianluca Sannio e Antonio Secci. A luglio è attesa la sentenza.Già condannata un anno fa a 7 anni e 8 mesi di reclusione, e il mese scorso a 5 anni, sempre per gli stessi reati, l'ex amministratrice si prepara ad affrontare un ulteriore filone d’inchiesta in cui le vengono contestati reati a carico di altri 13 ex assistiti.