UniNuoro fa il pienone con le due summer school
di Luciano Piras
Diritti umani e cambiamento climatico al centro delle lezioni di fine luglio Il commissario Mureddu: «Gli studenti sono in arrivo da quindici Paesi stranieri»
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NUORO. Le due Summer school organizzate da UniNuoro fanno il pienone. En plein sia per la terza edizione della “The future of human rigths in Europe” (organizzata assieme al Dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Sassari), sia per la prima edizione della “Modelling sustainable farming systems under climate change” (organizzata assieme al Dipartimento di Agraria dell’università di Sassari). Quaranta posti disponibili nel primo caso, lezioni dal 23 al 28 luglio; trenta posti disponibili nel secondo caso, lezioni dal 23 al 27 luglio. «È una grande soddisfazione aver raggiunto il massimo numero dei posti disponibili per entrambe le summer schools» commenta Fabrizio Mureddu, commissario di UniNuoro, il Consorzio universitario nuorese.
«I ragazzi iscritti – spiega –, oltre che da Nuoro stessa e da altre università italiane (Bari, Catania, Milano-Cattolica, Foggia, Basilicata), provengono da circa quindici Paesi (Brasile, Germania, Spagna, Azerbaijan, Tanzania, Siria, Afghanistan, Pakistan, Iran, Nigeria, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, Algeria)».
Studenti pronti, da un lato, ad approfondire le questioni legate alla tutela dei diritti umani fondamentali in ambito internazionale ed europeo in particolare; dall’altro, a studiare il cambiamento climatico con tutte le complicanze sull’agricoltura sostenibile.
«L’iniziativa dell’università estiva, ormai rodata – va avanti Mureddu –, dimostra che attraverso la qualità si possono vincere pregiudizi e scetticismi e ambire a richiamare docenti e studenti da tutto il mondo attorno a temi di interesse globale quali i diritti umani e i cambiamenti climatici». La Summer school “The future of human rigths in Europe” vedrà impegnati in cattedra, infatti, non soltanto professori come Gabriella Ferranti e Paolo Fois e ricercatori come Luciana Goisis e Maria Cristina Carta, ma anche esperti come Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo e Antonio Caiola, capo dell’Unità Giustizia e libertà civili del Servizio giuridico del Parlamento europeo. Gli studenti avranno modo di confrontarsi anche con il prefetto di Nuoro Carolina Bellantoni e l’avvocato Stefano Mannironi.
La Summer school “Modelling sustainable farming systems under climate change”, invece, vedrà impegnati docenti come Giovanna Seddaiu (università di Sassari), Fabrizio Rossi (Climate-KIC’s education, Bruxelles), Davide Cammarano (del James Hutton Institute di Aberdeen, Scozia) e Luca Doro (della Texas A&M University).
«I ragazzi, oltre che frequentare i corsi e i laboratori didattici – sottolinea ancora il commissario del Consorzio universitario di Nuoro –, verranno “immersi” nei luoghi della cultura della città e parteciperanno a diversi appuntamenti serali rivolti alla cittadinanza portando le loro esperienze e i loro studi. Un vivo ringraziamento alla professoressa Gabriella Ferranti e al professor Pier Paolo Roggero, entrambi dell’Università di Sassari, direttori scientifici delle due scuole. Per il prossimo anno – annuncia Fabrizio Mureddu – punteremo ad aumentarne il numero di posti disponibili, vista l’enorme richiesta da parte degli utenti ma anche di università che hanno fatto richiesta di far parte del modello di università estiva».
«I ragazzi iscritti – spiega –, oltre che da Nuoro stessa e da altre università italiane (Bari, Catania, Milano-Cattolica, Foggia, Basilicata), provengono da circa quindici Paesi (Brasile, Germania, Spagna, Azerbaijan, Tanzania, Siria, Afghanistan, Pakistan, Iran, Nigeria, Romania, Repubblica Ceca, Polonia, Algeria)».
Studenti pronti, da un lato, ad approfondire le questioni legate alla tutela dei diritti umani fondamentali in ambito internazionale ed europeo in particolare; dall’altro, a studiare il cambiamento climatico con tutte le complicanze sull’agricoltura sostenibile.
«L’iniziativa dell’università estiva, ormai rodata – va avanti Mureddu –, dimostra che attraverso la qualità si possono vincere pregiudizi e scetticismi e ambire a richiamare docenti e studenti da tutto il mondo attorno a temi di interesse globale quali i diritti umani e i cambiamenti climatici». La Summer school “The future of human rigths in Europe” vedrà impegnati in cattedra, infatti, non soltanto professori come Gabriella Ferranti e Paolo Fois e ricercatori come Luciana Goisis e Maria Cristina Carta, ma anche esperti come Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo e Antonio Caiola, capo dell’Unità Giustizia e libertà civili del Servizio giuridico del Parlamento europeo. Gli studenti avranno modo di confrontarsi anche con il prefetto di Nuoro Carolina Bellantoni e l’avvocato Stefano Mannironi.
La Summer school “Modelling sustainable farming systems under climate change”, invece, vedrà impegnati docenti come Giovanna Seddaiu (università di Sassari), Fabrizio Rossi (Climate-KIC’s education, Bruxelles), Davide Cammarano (del James Hutton Institute di Aberdeen, Scozia) e Luca Doro (della Texas A&M University).
«I ragazzi, oltre che frequentare i corsi e i laboratori didattici – sottolinea ancora il commissario del Consorzio universitario di Nuoro –, verranno “immersi” nei luoghi della cultura della città e parteciperanno a diversi appuntamenti serali rivolti alla cittadinanza portando le loro esperienze e i loro studi. Un vivo ringraziamento alla professoressa Gabriella Ferranti e al professor Pier Paolo Roggero, entrambi dell’Università di Sassari, direttori scientifici delle due scuole. Per il prossimo anno – annuncia Fabrizio Mureddu – punteremo ad aumentarne il numero di posti disponibili, vista l’enorme richiesta da parte degli utenti ma anche di università che hanno fatto richiesta di far parte del modello di università estiva».