Nuoro, all'ospedale San Francesco i ricoveri si fanno in corridoio
Medicina nel caos. E in Ortopedia un uomo operato costretto a stare in barella al centro della stanza
NUORO. Finiti pure i cosiddetti “posti” o “pazienti bis”, ovvero quelli che vengono ricoverati al centro della stanza perché non ci sono più le postazioni letto con tutti i crismi, adesso, in diversi reparti, i pazienti vengono ricoverati direttamente nell’andito. E se va bene, giusto per consentire il rispetto della riservatezza e un po’ di decoro, arriva un separè. È una mattina da ordinaria follia, quella che va in scena ieri nel reparto di Medicina dell’ospedale San Francesco: 27 posti letto occupati, due pazienti ricoverati nell’andito, uno dei quali protetto da un paravento, quattro pazienti “bis”, ovvero pazienti ricoverati in barella al centro delle stanze del reparto, con tutti i disagi che ne conseguono, e sei pazienti “ospiti” in altri reparti.
Ma le corsie di Ortopedia e Geriatria non è che stiano messe esattamente meglio. Nel primo reparto, infatti, proprio ieri, il centro di una stanza ospitava un paziente reduce, il giorno prima da una delicata operazione alla spalla lussata. «C’è speranza che venga spostato in un letto e in una postazione adeguata?» hanno chiesto più volte alcuni familiari. Ma gli infermieri, loro malgrado, sono stati costretti a rispondere che speranze loro ne avrebbero pure a centinaia, ma che purtroppo, alla carenza dei posti letto, non se ne vede fine.
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«Ormai è diventata una giungla – commentano i rappresentanti sindacali del Nursind, Mauro Pintori e Francesco Tuvoni – ogni giorno non facciamo altro che segnalare situazioni che mettono a rischio tutti, infermieri e pazienti. Perché in diversi reparti, e in particolare in Medicina, Ortopedia e Geriatria, finiti i posti letto, i pazienti mandati dal Pronto soccorso si è costretti a ricoverarli al centro della stanza, in barella, o addirittura nell’andito. Come si può lavorare così? Abbiamo ripetutamente segnalato che con queste carenze e a queste condizioni anche il rischio clinico aumenta».
«Sta mancando il decoro per tutti – dicono alcuni infermieri – e sta venendo a rischio anche l’assistenza dovuta ai pazienti. La situazione è precipitata da circa un mese e mezzo, da quando il Pronto soccorso non sta più filtrando i pazienti e chi passa lì, quasi sempre, viene mandato nei reparti e in particolare in Medicina, Ortopedia e Geriatria. Poi tocca agli infermieri di quei reparti cercare un posto letto per i pazienti che arrivano e non è facile perché i posti letto mancano dappertutto, e perché anche la semplice ricerca ci causa un aggravio di lavoro e uno stress notevole. Un vero disastro. Giusto per fare un esempio, questa mattina, a causa di varie carenze, a un paziente oncologico le cure sono state somministrate alle 8 e non alle 6.30, come si sarebbe dovuto».
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E una delle situazioni più esplosive, nonostante le ripetute segnalazioni fatte ai vertici dell’azienda, continua a restare quella di Medicina, insieme a Geriatria e a Ortopedia. E in quest’ultimo reparto, l’emergenza di ieri riguarda un “paziente bis”: ovvero un paziente che il giorno prima era stato sottoposto a un intervento alla spalla, ma per il quale poi non si era trovato un posto letto, nemmeno a cercarlo a peso d’oro. Fino alla tarda mattinata di ieri, nonostante tanti sforzi da parte del personale del reparto, in tutto l’ospedale non è stata trovata una sistemazione adeguata e più dignitosa.