Orani sipario sul festival dei borghi
Ultimo appuntamento con l’evento che si è svolto in 4 comuni della Barbagia
07 agosto 2021
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ORANI. Si chiude con una grande festa il Festival dei borghi, “Abitare Connessioni”, ideato da Sardarch, vincitore dell’avviso pubblico Borghi in Festival, promosso e sostenuto dalla direzione generale creatività contemporanea del Ministero della Cultura.
La giornata finale del festival itinerante, che ha coinvolto le comunità di Orani, Ottana, Mamoiada e Orgosolo, inizia all’alba con il progetto “Gaia – la nuova umanità di Prendashanseaux”(di Antonio Bissiri e Fabio Sau). Un progetto partito nel 2019 dai semi piantati sul Mar Morto e la missione di creare una rete di artisti e attivisti, una piattaforma di arte e sostenibilità. Dalle 6, dal Museo Nivola, ci sarà la restituzione dei 5 giorni di residenza nella natura del Monte Gonare, con un percorso tutto ancora da scoprire.
Dalle 10 alle 14, all’Exma, ancora spazio alle Officine Comunitarie e ai laboratori con gli artigiani locali, che hanno dato un grande contributo nelle giornate del festival.
Alle 18, nel Parco Padre Cavada, si tireranno le somme anche dell’intenso lavoro di autocostruzione Orani Lab, iniziato il 29 luglio e che ha avuto come protagonisti 20 studenti del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari, seguiti dai professori dell’ateneo, sostenuti, supportati e anche nutriti (con dolci fatti in casa e spuntini) dai residenti del quartiere di Sae Mastio.
Per l’ultimo spazio Agorà, alle 19 a Camposantu Vetzu, il tema del dialogo e confronto in piazza sarà sulle prospettive per le prossime generazioni.
Alle 20.30, al parco pubblico Su Ponte, via alla festa finale, con l’artista Claudia Losi, il Coro Femminile Marianna Bussolai e il Coro Maschile Monte Gonare di Orani, il Coro maschile Mamujone di Mamoiadae i Tenore di Mamoiada, i Tenore Santa Maria Otzana di Ottana, i Tenore di Orgosolo. A seguire Quadro, spettacolo di eVenti Verticali, l’affascinante danza su una parete volante, per finire con Dj Set con Mara Oscar Cassiani e Simon Da Costa Issa.
La giornata finale del festival itinerante, che ha coinvolto le comunità di Orani, Ottana, Mamoiada e Orgosolo, inizia all’alba con il progetto “Gaia – la nuova umanità di Prendashanseaux”(di Antonio Bissiri e Fabio Sau). Un progetto partito nel 2019 dai semi piantati sul Mar Morto e la missione di creare una rete di artisti e attivisti, una piattaforma di arte e sostenibilità. Dalle 6, dal Museo Nivola, ci sarà la restituzione dei 5 giorni di residenza nella natura del Monte Gonare, con un percorso tutto ancora da scoprire.
Dalle 10 alle 14, all’Exma, ancora spazio alle Officine Comunitarie e ai laboratori con gli artigiani locali, che hanno dato un grande contributo nelle giornate del festival.
Alle 18, nel Parco Padre Cavada, si tireranno le somme anche dell’intenso lavoro di autocostruzione Orani Lab, iniziato il 29 luglio e che ha avuto come protagonisti 20 studenti del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari, seguiti dai professori dell’ateneo, sostenuti, supportati e anche nutriti (con dolci fatti in casa e spuntini) dai residenti del quartiere di Sae Mastio.
Per l’ultimo spazio Agorà, alle 19 a Camposantu Vetzu, il tema del dialogo e confronto in piazza sarà sulle prospettive per le prossime generazioni.
Alle 20.30, al parco pubblico Su Ponte, via alla festa finale, con l’artista Claudia Losi, il Coro Femminile Marianna Bussolai e il Coro Maschile Monte Gonare di Orani, il Coro maschile Mamujone di Mamoiadae i Tenore di Mamoiada, i Tenore Santa Maria Otzana di Ottana, i Tenore di Orgosolo. A seguire Quadro, spettacolo di eVenti Verticali, l’affascinante danza su una parete volante, per finire con Dj Set con Mara Oscar Cassiani e Simon Da Costa Issa.