La Nuova Sardegna

Nuoro

Tragedia sfiorata

Nuoro, la moglie del ferito: «Tre coltellate su mio marito. Le urla, poi sangue ovunque»

di Alessandro Mele

	L'accoltellamento è avvenuto in via Tempio (foto Massimo Locci)
L'accoltellamento è avvenuto in via Tempio (foto Massimo Locci)

Indagini in corso, si allarga l’indagine sui fatti di via Tempio

01 luglio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Nuoro «È stato come essere protagonisti di un brutto film, ma per fortuna adesso mio marito è fuori pericolo». Ad Anna Sedda la voce trema ancora, dopo i terribili attimi che ha vissuto la scorsa notte in via Tempio, ai margini della festa di San Paolo. Dove il marito, Roberto Porcheri, trasportatore nuorese di 54 anni, ha rischiato di morire sotto i fendenti prepotenti di una pattadese.

«Io all’inizio non mi sono accorta di niente – racconta la donna –, ero sotto il palco ad ascoltare il gruppo che suonava». Poi la confusione e il fuggi fuggi generale dal piazzale della festa verso via Tempio. La moglie di Roberto Porcheri è stata allertata dalla figlia: «Mamma, mamma, stanno picchiando babbo». Ma quell’aggressione non si è poi limitata alla scazzottata: «Sono corsa subito verso mio marito – racconta ancora Anna Sedda –, ho solo visto che aveva addosso alcune persone. Lui cercava di divincolarsi. Ero molto agitata e questo non mi ha permesso di riconoscere nessuno».

Il sangue sulle mani e le urla di dolore degli attimi successivi non lasciano dubbi, Roberto Porcheri è stato accoltellato. «Colpito con tre fendenti – conferma la donna –, così mi hanno detto anche dall’ospedale. Uno vicino al rene, un altro ha lesionato la membrana che protegge il diaframma. Qualche millimetro e poteva andare molto peggio. Lui era cosciente in quei momenti, non è stato bello vederlo così».

Poi i soccorsi e il trasferimento al San Francesco, nel reparto di Rianimazione: «Dove mio marito è stato prontamente ricucito, senza dover ricorrere ad altro tipo di intervento chirurgico. È andato tutto bene». L’uomo ha trascorso la notte intubato in Terapia intensiva, incosciente e senza respirare in autonomia. «Nel pomeriggio di ieri – aggiunge Anna Sedda –, ha ripreso coscienza ed è stato trasferito nel reparto di Chirurgia. Sta meglio e ha ripreso anche a parlare. È ancora scosso, adesso ha bisogno di riposare ma per fortuna non ha riportato conseguenze ancora più gravi». E conclude: «È stata una notte terribile, di grande angoscia. Certe cose non dovrebbero mai avvenire, soprattutto in luoghi di festa, frequentati da tante famiglie e molti giovani».

Intanto, iniziano ad emergere i primi dettagli sugli attimi che hanno preceduto l’accoltellamento di Roberto Porcheri. Secondo quanto riferito, infatti, all’origine dell’aggressione ci sarebbe una discussione, avvenuta mentre erano in corso i festeggiamenti per San Paolo, relativa al mondo di cavalli e cavalieri. Nello specifico, pare che si stesse discutendo su questioni di sicurezza legate alla presenza dei cavalli in mezzo ad una folla con tanti anziani e bambini.

Le indagini però sono in corso, ed anche se al momento non è ancora stato emesso alcun provvedimento, gli inquirenti riferiscono che al vaglio ci sarebbe più di una posizione. L’aggressore, infatti, sarebbe più di uno. Nelle ore in cui si stanno raccogliendo gli elementi probatori che potrebbero inchiodare gli autori dell’accoltellamento, pare che uno dei coinvolti nei fatti di via Tempio, abbiamo effettuato l’accesso al Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco. Attesi, nelle prossime ore, gli sviluppi dell’indagine in corso e con diversi elementi ancora da chiarire.

In Primo Piano
Ambiente

Addio al carbone, nel 2025 stop anche a Fiumesanto

di Giuseppe Centore
Le nostre iniziative