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Fondi europei

La nuova vita dell’ex artiglieria, trionfano gli studenti di Nuoro

di Valeria Gianoglio
La nuova vita dell’ex artiglieria, trionfano gli studenti di Nuoro

Concorso ministeriale “A scuola di open coesione”: ecco chi ha vinto e perché

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Nuoro L’impegno certosino di mesi, culminato nel sopralluogo in viale Sardegna con tanti di tecnici e addetti ai lavori, evidentemente li ha ripagati. Gli studenti del liceo scientifico Enrico Fermi, guidato dalla preside Maria Antonietta Ferrante, infatti, hanno conquistato il primo posto regionale al concorso ministeriale “A scuola di open coesione”, monitorando passo per passo il maxi progetto, finanziato con fondi europei, regionali e non solo, per riqualificare l’ex Artiglieria di viale Sardegna e trasformarla in un campus universitario. E nel sondaggio promosso per l’occasione hanno anche toccato con mano i sogni dei loro coetanei circa il futuro del campus e più in generale dell’università a Nuoro.

L’obiettivo del concorso, sin dalla sua nascita, è quello di allenare i ragazzi a diventare cittadini attivi e responsabili, capaci anche di scavare tra i progetti e i finanziamenti europei e di esercitare pure un ruolo critico e propositivo. «Complimenti alla pluriclasse del liceo Fermi di Nuoro per questo nuovo exploit che li vede primi classificati a livello regionale. Un progetto che parte da lontano e che ci sta dando grandi soddisfazioni – dice il responsabile del Centro Europe direct di via Manzoni, Salvatore Boeddu – il Centro europeo di informazione di Nuoro, di via Manzoni, crede molto nella promozione della cittadinanza europea attiva e solidale e nel progetto A Scuola di Open Coesione che consente agli studenti di acquisire diverse soft skill compreso il monitoraggio civico. Invitiamo tutti gli altri istituti a cimentarsi in questo concorso scolastico potendo contare sul supporto tecnico del team di Europe Direct Nuoro in tutte le fasi di progetto. L'Europa delle opportunità la si costruisce così, coinvolgendo i giovani in percorsi educativi e formativi come quello di Asoc».

Il percorso di monitoraggio civico dei lavori in corso all’ex Artiglieria condotto nell’ultimo anno dagli studenti del Fermi, coordinati dalle insegnanti Monica Maricosu, Ornella Fiori e Lucia Gali, è approdato, nella sua fase finale, anche in un sondaggio attraverso il quale i ragazzi dello Scientifico hanno potuto toccare con mano quanto, i loro coetanei, e in particolare gli universitari spesso fuorisede, conoscano del progetto campus. E come primo dato, hanno appurato che «la maggior parte dei partecipanti al sondaggio conosce il progetto di riqualificazione dell’Ex Artiglieria, ma che c’è anche tanta disinformazione a riguardo».

E un altro passaggio, del sondaggio, risulta particolarmente interessante. «Unìampia parte dei partecipanti – spiegano, infatti, gli studenti del Fermi – ha espresso il desiderio di avere università a Nuoro, ma allo stesso tempo ha dichiarato che probabilmente non le frequenterebbe. Questo dato può indicare che, sebbene l’offerta universitaria in città sia vista come un’opportunità di sviluppo locale, molti studenti preferiscono comunque trasferirsi in altre città per motivi di prestigio accademico, opportunità lavorative o esperienze di vita». Quanto all’utilità del campus nell’ex Artiglieria, i ragazzi che hanno risposto al sondaggio hanno le idee piuttosto chiare. Quasi tutti i partecipanti, infatti, «hanno manifestato interesse per la presenza di aree di “coworking”, uno stile di lavoro che prevede la condivisione di spazi con altri, favorendo la collaborazione e l’innovazione. Questo suggerisce che gli studenti percepiscono il il campus non solo come luogo di studio, ma anche come ambiente dinamico che possa favorire lo scambio di idee e il networking». E poi, tra i servizi più gettonati, dai ragazzi all’interno del campus, ci sono la mensa e la biblioteca – già previsti dal progetto – ma anche un servizio wi-fi. Infine La presenza di aree all’aperto è considerata molto importante.

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