La Nuova Sardegna

Olbia

Frediani: «Piazza Faber, si vada avanti»

di Angelo Mavuli
Frediani: «Piazza Faber, si vada avanti»

Interviene l’ex sindaco, che aveva tanto sostenuto il progetto: «Un grande intervento, ma ognuno è libero di esprimersi»

3 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. «Ognuno è libero di esprimersi». Questo in estrema sintesi il pensiero di Romeo Frediani che interviene in qualità di ex sindaco, su Piazza Faber. Oggetto in questi giorni di polemiche anche aspre, dopo un intervento del parroco di Aglientu che ha bocciato nettamente il progetto. Fu proprio l’amministrazione Frediani, nella precedente legislatura, a riesumare, su sollecitazione dell’allora assessore ai Lavori pubblici, Antonio Orecchioni, il progetto per la realizzazione di Piazza Faber, richiesto a Renzo Piano, nell’aprile del 2004, dalla sezione tempiese della Fondazione De Andrè per ricordare in maniera degna, nella sua città di adozione, il cantautore genovese.

Ospitalità. «Le recenti polemiche sul tema ci stanno o non ci stanno - scrive Frediani -, ma ognuno è libero di esprimersi. Se da qualche giorno però, non si fa altro che parlare del nuovo look di piazza Mercato ci sarà pure una ragione. O forse più di una. Pur consapevole che le novità, (e l’idea di Renzo Piano lo è in tutti i sensi), non sempre ci trovano preparati ad accogliere nelle nostre menti ciò che ci allontana dai soliti schematismi. Voglio credere però che l’idea del nuovo restyling della piazza venga presto accettata da tutti noi e che prevalga ancora il forte senso di ospitalità che da sempre ha caratterizzato le genti di Gallura».

Traccia indelebile. «Accettazione che in questo caso - prosegue Frediani - va rivolta a un figlio che, nel suo breve passaggio terreno, ha lasciato una traccia indelebile per la musica, la poesia e lo stile di vita. Ispirando l’amico architetto a ricreare, in un angolo della nostra città, elementi che ricordassero la provenienza e le radici di Fabrizio De Andrè. Non ho dubbi, che sia stato un bene esumare, durante la mia legislatura, l’idea di Renzo Piano. Liberarla dagli archivi e dalle menti di quanti, nel decennio passato, avrebbero potuto animare quelle vele che oggi sventolano a Lu Malcatu. Dopo l’assenso dell’architetto Piano, costato solo qualche fugace mail, rigorosamente custodita agli atti del Comune, con cui veniva confermata, da parte dell’artista, la volontà di dare vita a quella idea progettuale, non c’è voluto molto a convincere l’esecutivo, a mettere in campo tutte le strategie possibili per arrivare alla realizzazione dell’opera».

Gal Gallura. Romeo Frediani nella sua esposizione, ricorda ancora i contatti con i collaboratori di Renzo Piano per fugare eventuali dubbi. Le concomitanze favorevoli che hanno consentito la disponibilità di alcuni fondi senza intaccare il bilancio comunale e la preziosa collaborazione di tutti i sindaci facenti capo al Gal Alta Gallura. «Io - dice Fredian -i avviandosi alla conclusione, ho espresso il mio pensiero».

500mila euro. «Ritengo opportuno però correggere alcune inesattezze sull’entità del finanziamento occorrente per completare l’intervento - precisa l’ex sindaco -. Dati alla mano, considerato che sono stati già realizzati i primi due lotti, necessitano ancora, circa cinquecento mila euro.

Opera da difendere. «Infine, per quanto concerne le polemiche - dice ancora Romeo Frediani -, voglio dire che, bene ha fatto il sindaco Biancareddu a difendere l’opera, non solo, come consuetudine, nel rispetto dei principi dell’economicità del procedimento e della continuità amministrativa, ma anche perché spero ne condivida la bontà e le possibili ricadute economiche per la città. Elementi di stimolo per assumere l’impegno ad andare avanti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano

Video

Rissa furibonda fuori da un locale a Sassari, le impressionanti immagini della notte di follia

Polizia

Guardia giurata si barrica in casa con la madre, scatta l’allarme

Le nostre iniziative