Olbia, prima adozione del Puc ora la parola passa ai cittadini
Nella pianificazione approvata con i soli voti della maggioranza otto hotel di lusso, il raddoppio del porto turistico privato, la demolizione delle sopraelevate
OLBIA. L’ultima volta di un Puc adottato risale al 2004. Alla guida della città c’era sempre una amministrazione Nizzi, ma il piano di allora venne bocciato dalla Regione. Dopo 16 anni il consiglio comunale dà il primo ok a un nuovo strumento urbanistico. La pianificazione assottiglia e di molto la montagna di metri cubi previsti nel vecchio piano di fabbricazione e dal Puc datato 2004.
Hotel di lusso. La pianificazione prevede otto alberghi di lusso, di cui due a Capo Ceraso, uno a Pittulongu con annesso campo da golf a Sa Testa, uno a Portisco e due a Porto Rotondo. Il porto turistico privato di Sa Marinedda raddoppia e cresce anche Olbiamare verso est, con 150 mila nuovi metri cubi. San Pantaleo avrà quattro nuove zone C e una bretella esterna che eviterà alle auto di entrare al centro del borgo. Nuova viabilità anche per l’ingresso di Porto Rotondo. I beneficiari dei metri cubi alberghieri a Punta Lada e davanti a Spiaggia Ira sosterranno i costi per la realizzazione di un anello stradale alternativo all’attuale e unica via di accesso e uscita dalla frazione. Giù anche le sopraelevate.
Solo l’inizio. Un traguardo importante per la città che fino a oggi ha vissuto senza strumenti urbanistici chiari e regole certe. Ma che é solo l’inizio dell’iter che porterà alla sua approvazione. Con l’adozione scatta il regime di salvaguardia. Adesso la parola passa ai cittadini che avranno sessanta giorni di tempo per presentare le osservazioni. Da domani, 31 luglio, saranno consultabili tutte le cartografie e gli studi allegati al Piano. Le osservazioni dovranno poi essere esaminate dalla commissione comunale Urbanistica e discusse in Consiglio. A quel punto il Piano andrà in Regione per l’esame dei tecnici che faranno le loro osservazioni. Il Comune dovrà allora adeguare il Puc alle indicazioni della Regione, riportarlo in aula per la seconda adozione e rinviarlo in Regione per l’ultimo passo definitivo. La verifica di coerenza. Una volta ottenuta il Puc verrà pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore.
Coscienza green. Soddisfatto il sindaco Settimo Nizzi. “Il passare degli anni ha reso più sensibile la nostra attenzione all’ambiente, agli animali, alle piante.16 anni fa vedevamo le cose in maniera diversa. Sebbene non avessimo uno strumento urbanistico adeguato questa città è stata molto attenta alla salvaguardia ambientale. Su questa linea abbiamo deciso di non far costruire seconde case nella zona F turistiche, solo hotel di alto livello. Non alberghetti a tre stelle, che non possono dare qualità e servizi. Ma cinque stelle. Abbiamo concesso l’ampliamento dell’unico porto turistico esistente. Che dovrà convivere con il traffico passeggeri e la mitilicoltura. Dove abbiamo concesso metri cubi residenziali o commerciali abbiamo chiesto ampi spazi verdi. Non abbiamo fatto figli e figliastri. E con questo Puc diamo risposte concrete e fattibili alle aspettative di molti imprenditori e cittadini”.
Le perplessità. Diverse le perplessità sollevate dal capogruppo della Coalizione civica, Rino Piccinnu. “É positivo che non ci siano nuove cubature residenziale vicino alle coste. Ma abbiamo più di una perplessità. La prima il raddoppio del porto turistico privato. Non perché non sia lecito perché non siamo consapevoli dell’impatto economico che genera un porto, ma perché questa scelta ha come inevitabile conseguenza di far sparire ettari di filari di cozze”. Perplessità anche per l’hotel di Pittulongu con campo da golf a Sa Testa. “Il principio generale applicato a tutti gli altri alberghi concessi in zona F é di essere collegati a qualche costruzione esistente. Qui invece abbiamo un albergo nel nulla. Non c’è nulla davanti, dietro di lato. Non vorremmo fosse un cavallo di Troia per poi consentire la realizzazione di altre strutture“.
Puc senza coraggio. Negativo il giudizio del consigliere del movimento Cinque stelle Roberto Ferinaio. “Dopo quarant’anni arrivo un Puc con una visione vecchia che ha come unica capacità pianificatrice di sviluppare i volumi e viabilità. Mi aspettavo di vedere la lungimiranza tanto sbandierata da questa amministrazione. Ma il criterio adottato é di semplice adeguamento alle norme sovraordinate”.