Olbia, una finestra sul mondo: gli studenti del liceo Gramsci volano a New York
Protagonista del Progetto Muner un gruppo di alunni guidato dal docente Nicola Mureddu
Olbia. Tra qualche giorno voleranno a New York e avranno la possibilità di incontrare studenti di ogni parte del mondo. Una grandissima esperienza che potranno vivere tra pochi giorni alcuni studenti del liceo Gramsci. Dopo i difficili anni del Covid, il liceo, sotto la guida della dirigente Salvatorica Scuderi, ha infatti riaperto le porte al mondo estero, attivando sin dall’anno scorso un nuovo programma di internazionalizzazione. Il professor Nicola Mureddu (ex alunno del Gramsci, oggi docente con un master presso l’Università di Londra e un Ph.D, il più alto titolo accademico rilasciato dall’Università, ottenuto a Birmingham) è la nuova funzione strumentale per le relazioni estere del liceo e sta attualmente portando avanti, con l’aiuto di un’apposita commissione, diversi progetti all’interno della scuola.
«La mobilità studentesca - spiega Mureddu - aumenta giorno dopo giorno e sono sempre più numerosi i ragazzi che scelgono di frequentare percorsi all’estero per padroneggiare una lingua straniera ed accrescere le proprie esperienze formative in un mondo lavorativo sempre più dinamico. Stati Uniti, Australia, Argentina, Cile, Francia, Regno Unito sono solo alcuni dei paesi scelti per questa preziosissima formazione». Un evento particolarmente prestigioso è poi il progetto Muner che vedrà una piccola rappresentanza di studenti, capitanati dal professpr Mureddu, atterrare a New York l’11 Marzo.
«Oltre ad essere una straordinaria palestra linguistica, il Muner - continua il docente - permetterà ai nostri studenti di incontrarsi con circa 4000 compagni di corso, provenienti da tutto il mondo, e di riunirsi in una sede privilegiata in America, la sede delle Nazioni Unite. Qui potranno mettere a confronto le loro idee e simulare possibili strategie politiche di valenza internazionale all’interno di una fedele riproduzione dell’Assemblea Generale Onu; anche in previsione di carriere future in ambito diplomatico e consolare».
Il progetto si articola in due fasi. «La prima fase, preparatoria, precedente la partenza, si svolge tramite un corso online della durata di 20 ore, portato avanti da esperti laureati in relazioni internazionali. Durante la seconda fase, dopo l’arrivo a New York - prosegue Mureddu - prende avvio l’azione diretta che vede gli studenti confrontarsi in lingua inglese con i ragazzi provenienti da diversi altri paesi del mondo, utilizzando le regole di procedura delle Nazioni Unite e affrontando gli stessi temi che i veri ambasciatori discutono all’interno del Palazzo di Vetro ogni giorno. Spesso il liceo, specialmente il classico, viene visto come un luogo di intellettuali dissociati dalla realtà del loro tempo. «I progetti internazionali in corso al Gramsci - chiude il professore - provano una volta per tutte che i suoi studenti acquisiscono strumenti cognitivi in grado di permettere loro capacità di studio, analisi e azione pratica che in pochi altri possono vantare e che nelle loro esperienze estere questo si rende più che evidente».