Tempio, non palpeggiò una ragazza: 43enne assolto
A processo per violenza sessuale, era accusato di aver allungato le mani e poggiato le parti intime sul fondoschiena
Tempio Non palpeggiò il fondoschiena di una ragazza. Per i giudici del collegio del tribunale di Tempio, Daniele Pirodda, non ha commesso l’atto sessuale di cui era stato accusato dalla giovane. Il 43enne di Tempio è stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”. La vicenda al centro del processo risale all’8 dicembre del 2018. Quel giorno, Daniele Pirodda si trovava in un locale dove c’erano anche la presunta vittima della molestia e il suo fidanzato. Il 43enne di Tempio era accusato di essersi avvicinato alle spalle della ragazza che si trovava in fila al bancone del bar e di aver appoggiato i suoi genitali nel fondoschiena e di averlo contestualmente palpeggiato.
Al 43enne la Procura di Tempio contestava il reato di violenza sessuale. Accusa smontata nel corso del processo, durante il quale sono stati sentiti diversi testimoni i cui racconti sono risultati spesso contraddittori. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Alberto Piccinnu. ha rimarcato davanti ai giudici come la ragazza avesse presentato la denuncia due anni dopo il fatto. Per la difesa era stata messa in atto una montatura come reazione a un altro episodio accaduto poco dopo il presunto palpeggiamento. Sostenendo che aveva allungato le mani sulla sua ragazza, il fidanzato della parte offesa lo avrebbe picchiato fuori dal locale. Il presunto pestaggio – costato al 43enne trenta giorni di cure, – è al centro di un altro procedimento penale dove l’imputato è parte offesa per lesioni. Anche il pubblico ministero Andrea Schirra ha chiesto l’assoluzione. (t.s.)