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La Maddalena, ancoraggio selvaggio nel Parco: venti multati

La Maddalena, ancoraggio selvaggio nel Parco: venti multati

L’operazione della Capitaneria di porto all’alba di oggi, venerdì 23 agosto

23 agosto 2024
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La Maddalena. I militari della Capitaneria di porto di La Maddalena, nell’ambito dell’operazione complessa di polizia marittima denominata “Mare e Laghi sicuri”, hanno svolto alle prime luci dell’alba di oggi, venerdì 23 agosto, con l’impiego di tre mezzi navali della Guardia costiera, una mirata attività di prevenzione e repressione del fenomeno legato all’ancoraggio abusivo di unità da diporto, durante le ore notturne, negli specchi acquei dell’arcipelago.

Le norme emanate recentemente dall’Ente Parco prevedono per le unità da diporto di qualunque tipologia, dalle 21 alle 8, il divieto di ancoraggio in tutta l’area marina ricadente nella giurisdizione del Parco. La sosta in orario notturno, alle boe di ormeggio o all’ancora, è consentita esclusivamente alle unità da diporto di proprietà di cittadini residenti nel Comune di La Maddalena, purché siano dotate di servizi di bordo con casse di raccolta liquami.

I controlli, concentrati nelle isole di Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria, ma anche in località Porto della Madonna, hanno portato all’elevazione di oltre 20 sanzioni amministrative – per un importo complessivo superiore ai 9mila euro – nei confronti dei proprietari di altrettante unità da diporto, tra motoscafi, catamarani, imbarcazioni a vela e navi da diporto, che sostavano irregolarmente all’ancora, durante la notte, nelle acque dell’arcipelago.

«Al fine di salvaguardare e preservare gli habitat di elevato pregio naturalistico che caratterizzano le acque e le coste del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena – si legge in una nota della capitaneria –, e allo scopo di garantire una fruizione sostenibile di questo straordinario patrimonio comune, in particolare senza arrecare danni permanenti ai preziosi posidonieti presenti sui fondali, si raccomanda all’utenza marittima di informarsi preventivamente sulle norme in vigore, consultando le ordinanze e i regolamenti che disciplinano le attività diportistiche in mare, disponibili sui siti internet istituzionali».

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