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Olbia, il Polo Atitech scalda i motori: «I 300 assunti? Saranno di più»

di Dario Budroni

	Da sinistra Gianni Lettieri, Silvio Pippobello e Mario Garau
Da sinistra Gianni Lettieri, Silvio Pippobello e Mario Garau

Le ambizioni dell’ad Gianni Lettieri. A ottobre la consegna dei due hangar, in primavera al via le prime manutenzioni dei jet privati

11 settembre 2024
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Olbia. Il cronoprogramma è stato messo nero su bianco. Qualcosa potrà sempre cambiare, ma la linea da seguire è per ora questa: a ottobre la consegna dei due hangar ed entro la primavera le prime attività di manutenzione dei jet privati. Così il Polo Atitech sta per vedere la luce sul bordo della pista dell’aeroporto Costa Smeralda. Dopo la presentazione del progetto a giugno, pian piano si comincia a entrare nel vivo delle operazioni che faranno rivivere, seppur sotto altre vesti, la storia della manutenzione aerea in città. Subito scattano le prime venti assunzioni e altrettanti contratti verranno firmati entro l’anno. La società Atitech, colosso delle manutenzioni aeree con sede a Napoli, come già annunciato punterà innanzitutto su 300 assunzioni. Ma l’obiettivo è in realtà un altro. L’ambizione di Atitech è infatti quello di arrivare anche a qualche migliaio di posti di lavoro, nel giro di diversi anni. Non proprio una cosa da poco, considerata anche la voragine lasciata in città dalla defunta compagnia olbiese Air Italy, ex Meridiana e prima ancora Alisarda. Molti ex tecnici di Meridiana Maintenance, considerati tra i migliori in circolazione, saranno assunti proprio da Atitech. Naturalmente si andrà anche alla ricerca di giovani, collaborando con scuole ed enti locali.

I primi passi. Il Polo Atitech sarà il primo in Italia a essere dedicato ai jet privati. Non una scelta a caso, considerati i numeri registrati ogni anno all’Aviazione generale. Gianni Lettieri, ad di Atitech, è ora pronto a partire. «Cominceremo a lavorare con la consegna degli hangar che dovrebbe avvenire i primi di ottobre – spiega –, dopo alcuni interventi di adeguamento a carico di Geasar previsti dal contratto. Quindi inizieranno gli investimenti a carico nostro che riguardano formazione, infrastrutture e ricerca. Per la ricerca ci avvarremo della collaborazione con i centri di competenza locali – come già fatto a Napoli con la Federico II e la Parthenope – come l’Università di Cagliari. Nel frattempo, abbiamo avviato i colloqui con alcuni ex Air Italy in vista delle prime assunzioni e dell’inizio dei corsi di formazione per le certificazioni necessarie».

Le ambizioni. L’investimento su Olbia è strategico. «Saremo tra i pochi in Europa a fare manutenzione per i business jet – sottolinea Lettieri – e occuperemo un’area geografica oggi scoperta visto che, al momento, per questo tipo di attività di revisione occorre andare molto a nord. Di recente abbiamo ricevuto la visita di un importante costruttore che si è dimostrato molto soddisfatto di quello che ha visto». Si punta in alto, insomma, e a dirlo sono anche i numeri. «Le 300 assunzioni sono il punto di partenza – spiega Lettieri –. Il concorrente a cui facciamo riferimento ha circa 3mila dipendenti. Un numero da loro raggiunto nel corso di decenni. Per diventare competitivi dovremo avere anche noi un numero adeguato di collaboratori altamente specializzati. Dal momento che stiamo parlando di un’attività nuova per il Paese sono convinto che stiamo aprendo una porta verso opportunità oggi inimmaginabili. Bisogna lavorare bene ed essere competitivi». Tra gli obiettivi anche quello di una alleanza con il settore della nautica. In fondo «arredi, finiture e componenti nautici per gli yacht di lusso sono molto simili, e in alcuni casi identici, a quelli utilizzati nel settore dei business jet».

I rapporti. L’arrivo di Atitech è il frutto di un lungo lavoro di Geasar, anche con il supporto della Regione. Per quanto riguarda la società di gestione, Lettieri dice: «Siamo pienamente soddisfatti. Il presidente Roberto Barbieri e l’ad Silvio Pippobello, assieme al Ceo di Alisarda Real Estate Mario Garau, sono state figure decisive per la riuscita del progetto e lo saranno anche in futuro». Poi la Regione: «Tutti gli assessori hanno dimostrato grande attenzione, da Desirè Manca a Giuseppe Meloni fino a Emanuele Cani. La governatrice Alessandra Todde sta portando a compimento il lavoro che aveva cominciato quando era sottosegretaria al Mise. All’indomani della chiusura di Air Italy cominciò a interessarsi allo sviluppo degli hangar e fu proprio lei a contattarci».

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