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A Tavolara un laboratorio per 34 studenti: «Diventeremo i nuovi custodi del mare»

di Carolina Bastiani
A Tavolara un laboratorio per 34 studenti: «Diventeremo i nuovi custodi del mare»

Il campus di Worldrise tra lezioni, escursioni e divulgazione. Si privilegia l’aspetto della formazione

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Porto San Paolo. Alla Casa delle farfalle di mare c’è grande fermento. È iniziata ieri, lunedì 23 settembre, la seconda settimana del campus organizzato da Worldrise e ospitato nell’Area marina protetta di Tavolara. Ad accogliere a Porto San Paolo otto dei 34 studenti selezionati, che si alternano di settimana in settimana, un proiettore acceso, Cristina Fiori, coordinatrice territoriale Sardegna per Worldrise, la biologa marina Annalisa Storari e Augusto Navone, coordinatore scientifico del campus ed ex direttore dell’Amp di Tavolara. La lezione può cominciare.

Obiettivi. Una lezione teorica a cui seguirà un’attività pratica. Lo scopo di Worldrise di formare una generazione capace di custodi delle aree marine protette viene realizzato tentando di colmare una delle lacune del sistema universitario italiano. Come spiega Cristina Fiori: «L’università italiana è molto teorica e, spesso, non è in grado di fornire ai ragazzi strumenti pratici validi. Noi ci proponiamo di sopperire a questa mancanza dando grande importanza alla componente professionalizzante del corso, che, in una settimana, fornisce gli strumenti di base e magari gli stimoli per un’ipotetica carriera futura». Un corso intensivo che si compone di diversi filoni: norme, monitoraggio ambientale e analisi delle criticità, turismo sostenibile e comunicazione. Di quest’ultimo aspetto in particolare, si occupa Annalisa Storari: «L’aspetto divulgativo è molto importante. Gli studenti devono saper semplificare il linguaggio scientifico per arrivare ad un pubblico il più ampio possibile». Un’abilità che viene subito esercitata nel corso degli “aperitivi scientifici”: «I ragazzi – continua Storari – devono preparare degli speech (discorsi, ndr) su determinati temi relativi all’Amp, che poi illustreranno ai partecipanti degli aperiscience». Il prossimo è programmato alle 19 di giovedì 26 s ai Portici caffè.

Esperienza. In questo contesto, dunque, si rivela molto importante il bagaglio di chi l’area marina l’ha diretta per venti anni: «Sono molto felice di collaborare con questa organizzazione – spiega Navone –. Innanzitutto, perché il focus sono i ragazzi, e poi perché posso mettere a disposizione tutta la mia esperienza. Ritengo che lo spazio dato alle attività pratiche sia la carta vincente». Augusto Navone conosce bene punti di forza e criticità nella gestione dell’ente: «Uno degli aspetti più importanti è la convivenza con gli operatori economici locali. Con noi hanno sempre avuto buoni rapporti, non c’è mai stata conflittualità sociale e si sono anche resi disponili a dare il loro contributo». Un elemento che Worldrise non ha trascurato, combinando la conservazione ambientale con lo sviluppo economico e sociale della comunità locale, all’interno di un format che gode anche del supporto del Comune di Loiri Porto San Paolo. I custodi delle Amp dovranno anche imparare a far fronte alle trasgressioni del sistema di regolazione dell’area: «Purtroppo – spiega Navone – questo è un tasto dolente a livello nazionale. C’è distacco tra gli enti di vigilanza e il management dei parchi e questo, in caso di reato, rende difficile intervenire in maniera efficace».

Appuntamenti. Oggi Navone accompagnerà gli studenti in visita all’Area marina per rendere efficaci e subito utilizzabili le nozioni teoriche apprese. La visita avverrà in collaborazione con l’Associazione Molara che si occupa di ecoturismo. Di sera, invece, la Casa delle farfalle ospiterà Marianna Mossa, direttrice del Parco nazionale di Tepilora, riserva Mabdell’Unesco. Tra i prossimi incontri anche quello con il botanico Gianfranco Deledda che racconterà la flora tipica dell’isola di Tavolara.

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