Olbia Violenze psicologiche e fisiche nei confronti della moglie, costretta anche a subire un rapporto sessuale a tre in cambio di droga, ma anche nei confronti della figlia minorenne e disabile, vittima a sua volta di atti sessuali con due uomini. Accuse terribili, un ennesimo caso di Codice rosso in Gallura, per il quale la Procura di Tempio, chiuse le indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti dell’uomo, 46 anni, ma anche degli altri tre protagonisti coinvolti, secondo le accuse, nella vicenda.
Il 46enne è accusato di maltrattamenti ai danni della moglie e della figlia, e di violenza sessuale di gruppo in concorso con l’altra persona, un 45enne, col quale avrebbe concordato lo scambio del rapporto sessuale con della cocaina. Altri due – uno di 43 e l’altro di 46 anni –, sono accusati di violenza sessuale nei confronti della figlia che, all’epoca dei fatti, aveva meno di quattordici anni. L’udienza preliminare fissata per ieri davanti al gup del tribunale di Tempio, Marcella Pinna, è stata rinviata a gennaio in quanto era assente la parte civile. Il marito, difeso dall’avvocata Sonia Balzarini, e il 43enne accusato di violenza sessuale nei confronti della minore, difeso dall’avvocata Claudia Satta, hanno scelto di essere processati con rito abbreviato. Gli altri due imputati, che saranno giudicati con rito ordinario, sono assistiti dagli avvocati Cristina Cherchi e Damaso Ragnedda.
I fatti denunciati dalla donna risalgono al 2019. La 47enne sarebbe stata ripetutamente maltrattata dal marito che faceva costantemente uso di alcol e sostanze stupefacenti. La insultava e minacciava, anche davanti alla loro figlia, e in diverse occasioni l’avrebbe picchiata, prendendola a schiaffi, strattonandola e mettendole le mani al collo, tentando di soffocarla. Secondo le accuse, le impediva di vedere i suoi parenti e di avere dei soldi, che solo lui gestiva, compresi quelli del lavoro della moglie e quelli percepiti dalla figlia invalida. Una convivenza fatta di prevaricazioni e vessazioni. Poi, l’episodio della violenza sessuale di gruppo che sarebbe avvenuta davanti alla figlia. L’uomo è anche accusato di aver assunto droga davanti alla minore e di averla portata con sé in locali pubblici, anche notturni, fino alle prime ore del mattino. Tanto che non frequentava più regolarmente la scuola. In due occasioni, con due uomini diversi, sarebbe stata costretta a subire atti sessuali con loro.