Emergenza abitativa a Olbia: nei paesi vicini è boom di residenti
Crescono Loiri, Monti e Telti. Intanto la città sale a quota 63mila
Olbia. Il futuro è quello dei paesi satelliti. La città continua a crescere – ma anche con il rischio di non saper più dove mettere le persone – e di conseguenza sorridono pure i comuni attorno. Altro che emorragia di residenti: a differenza di molti centri dell’entroterra, i paesi di Loiri, Monti e Telti si trovano nel bel mezzo di una notevole crescita demografica. L’aumento è costante e il trend è stato confermato anche dai dati del 2024. Diversi i motivi alla base del segno più: la vicinanza a Olbia, la scarsa disponibilità di case in città e i prezzi sempre più alti delle poche abitazioni rimaste libere nel mercato olbiese. Una condizione che strappa Loiri, Monti e Telti dalle grinfie dello spopolamento. Le nascite sono meno dei decessi e quindi sono i nuovi residenti a mettere al sicuro il futuro. Questi i numeri: Loiri Porto San Paolo passa da 3.785 a 3.842 residenti, Monti da 2.360 a 2.394 e Telti da 2.246 a 2.268.
Emergenza Olbia. La città corre sia dal punto di vista economico che demografico. Nel 2024 è stata raggiunta quota 63mila residenti (nel 2001 erano 45mila). Ma in realtà sarebbero potuti essere di più. Olbia, infatti, ormai da anni si ritrova nella strana condizione di attirare più persone delle case che ha effettivamente a disposizione. A pesare è soprattutto il proliferare degli affitti brevi e dei b&b, a cui si aggiunge il costo sempre più alto delle poche case disponibili, sia da acquistare che da prendere in affitto tutto l’anno. La conseguenza è che tantissime persone, sia famiglie olbiesi che lavoratori in trasferta, non riescono a trovare una sistemazione in città, fino a dover optare per i paesi vicini. Una vera e propria emergenza abitativa di cui ha da poco parlato anche il sindaco Settimo Nizzi. «Credo che arriverà una svolta – ha detto il primo cittadino –. La normativa nazionale relativa ai b&b è diventata più stringente. In più, grazie alla variante al nostro Piano di assetto idrogeologico, liberiamo dai vincoli diverse zone della città. Dunque si potrà tornare a pianificare e a costruire».
I paesi.