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Santa Teresa, all’Amp di Capo Testa il primo catamarano totalmente elettrico

Carolina Bastiani
Santa Teresa, all’Amp di Capo Testa il primo catamarano totalmente elettrico

Iniziati anche i lavori di allestimento del centro di primo soccorso per la fauna marina

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Santa Teresa Il nuovo anno per l’Area marina protetta di Capo Testa-Punta Falcone sta iniziando nel migliore dei modi e si possono già spuntare due voci nella lista delle cose da fare. Come annunciato attraverso i propri canali social, infatti, il mese di gennaio si è aperto con due importanti novità: sono iniziati i lavori di ristrutturazione e allestimento del centro di primo soccorso per la fauna marina in difficoltà ed è anche arrivato un nuovo mezzo nautico che andrà ad ampliare il parco dei mezzi navali.

Soccorso Situato in un locale comunale vicino alla Rena Bianca, il centro di primo intervento opererà nell’ambito della Rete regionale sarda per la conservazione della fauna marina. Coordinata dall’assessorato alla Difesa Ambiente della Regione, la rete è nata proprio con l’obiettivo di soccorrere, recuperare e curare tartarughe e mammiferi marini in difficoltà. «Con la realizzazione del centro di primo intervento – fanno sapere dall’Amp – anche l’Area marina protetta Capo Testa-Punta Falcone fornirà nell'immediato futuro il suo contributo per la tutela, la cura e lo studio di questi animali». L’Amp, dunque, entrerà a tutti gli effetti a far parte della Rete, che già da diversi anni interviene su tutto il territorio isolano grazie alla collaborazione con i parchi nazionali dell’arcipelago di La Maddalena e dell’Asinara, le aree marine protette e la Laguna di Nora. Fondamentale anche il supporto della Capitaneria di porto e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale e la partecipazione tecnico-scientifica del Ias- Cnr di Oristano.

Il parco navi «È arrivato il nuovo mezzo nautico dell’Amp Capo Testa-Punta Falcone che andrà a incrementare il parco dei mezzi navali». L’annuncio riguarda un catamarano lungo 8.5 metri di ultima generazione, completamente elettrico. «L’imbarcazione – spiegano – è stata finanziata dal ministero della Transizione ecologica nell’ambito del bando “Aree marine protette per il clima”, finalizzato a dotare le riserve marine italiane di mezzi nautici e terrestri ecologici per ridurne l’impatto acustico sull’ambiente e per contribuire alla riduzione di CO2 in atmosfera». Il catamarano verrà così impiegato sia durante le giornate di educazione ambientale e divulgazione scientifica sia come info point galleggiante.

Però, prima di prendere il mare, il mezzo avrà bisogno di un nome. Ecco l’appello: «Su quest’ultimo punto stanno lavorando in questi giorni gli operatori dell'Amp perché un’imbarcazione di questo tipo esprime un’idea di cambiamento e di ispirazione per una riconversione del comparto nautico verso impianti di propulsione a basso impatto acustico. Allo stesso tempo il nome deve essere originale e riconosciuto dalla comunità che vive l’Area marina protetta. Pertanto, se ne avete piacere, siete tutti invitati a dare il vostro contributo in questa ricerca».

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