Olbia, nella galleria d’arte più piccola d’Italia mostre ogni week-end
La “Little gallery” ospita gli acquerelli di Gigi Rigamonti: il progetto nato da Little street e Daniela Cittadini
Avrà pur ragione il proverbio sulla botte piccola. In via San Simplicio, nel bel mezzo del traffico cittadino, sorge la Little gallery. È ritenuta la galleria d’arte visitabile più piccola d’Italia. Sono pochi metri quadri, pochissimi, ma ogni fine settimana trovano spazio grandi opere di artisti della scena locale e di respiro internazionale. Il format Oggi e domani le porte sono aperte a Gigi Rigamonti, artista lombardo e di casa tra Olbia e San Pantaleo.
La mostra
“Art x love” verrà inaugurata oggi venerdì 7 febbraio alle 18 e domani sarà visitabile sia di mattina che di pomeriggio. L’esposizione, così come il format, è ideata dalla curatrice d’arte Daniela Cittadini del Mad, movimento arte e design. Sono già quattro le mostre organizzate nella Little gallery, ospitata nello spazio di coworking Little street 15b che esiste ormai da alcuni anni e riunisce artiste, ceramiste e installatrici, fondato da Donatella Ceria, Alessandra Cossu e Letizia Mulas. «Quello di Rigamonti è un ritorno, dopo il debutto di dicembre – spiega Cittadini –. In questo caso si tratta di acquerelli in edizione speciale». Il calendario è in divenire, e sempre secondo la formula di pop-up exhibition di 48 ore. Un modo per scoprire sfumature d’arte.
L’artista
«Sono rimasto malissimo quando ho compiuto diciotto anni e non ero morto»: così in un suo testo biografico. Affamato di vita, filosofia, arte, Gigi Rigamonti è una personalità forte, uscita da un libro di Jack Kerouac e nomade d’arte tra Europa e America. Brianzolo classe ’49, originario di Desio, studia a Londra e Milano, si sposta a Parigi per conoscere Alejandro Jodorowsky e per tutta una parte di vita si sente come il protagonista del film “Blow up” di Michelangelo Antonioni, se non altro perché fa il fotografo. Dalla fabbrica di manichini di famiglia studia le possibilità della scultura e della figura del corpo, e insegue la chiave di volta dell’arte occidentale del XX e XXI secolo: la serialità. L’arte riprodotta e per le grandi masse. La sua “Tosca”, mezzobusto femminile che si rifà alla “Nike”, conquista Gianni Versace, le sue opere di pittura dense di colore fanno il giro delle mostre nazionali e internazionali.
Con un piede in Svizzera e l’altro nell’isola, a San Pantaleo ha trovato il suo rifugio. Non un buen retiro ma un luogo di ispirazione, tra i monti in granito in piena Gallura costiera. Se si parla di galleria visitabile, quindi non solo come vetrina, la Little gallery vanta il titolo di più piccola d’Italia. Un titolo di forte richiamo per un’iniziativa che riempie di colore via San Simplicio, zona di passaggio a due passi dalla basilica e dal centro di Olbia. (paolo ardovino)
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