Il sindaco di Palau condannato a sei mesi per violenza e minaccia a pubblico ufficiale
Era stato fermato da due forestali per un controllo durante il lockdown
Palau Il sindaco di Palau Franco Manna è stato condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per violenza e minaccia a pubblico ufficiale. La vicenda al centro del processo è accaduta il 13 aprile 2020 in pieno lockdown, durante il Covid. Era Pasquetta. Quel giorno Manna, che era in auto insieme al figlio, era stato fermato a un posto di controllo vicino al bivio per Porto Rafael da due forestali impegnati nei servizi finalizzati a controllare i movimenti della popolazione che erano consentiti solo per motivi validi e con la presentazione dell’autocertificazione. Alla richiesta degli operatori di fornire la sua autocertificazione, Manna, secondo le accuse, avrebbe reagito con tono aggressivo sostenendo di essere esente dall’autocertificazione. «Io sono il sindaco e giro dove voglio, non ho bisogno di autocertificazione», aveva detto, come riporta il capo d’imputazione.
I toni si sarebbero accesi in seguito a una frase pronunciata da uno degli operatori ed emersa nel corso del processo. «Mi meraviglio che lei sia il sindaco, povera Palau», aveva detto. Manna e il figlio erano stati sanzionati. Il primo cittadino aveva abbassato il finestrino della macchina inveendo contro di loro e accusandoli di abuso di potere. «Ora è troppo, si sta esagerando, vi denuncio, questo è abuso di potere, ditemi nomi e cognomi, ve la la faccio pagare», era sbottato. Aveva ingranato la marcia ed era ripartito impedendo agli agenti di completare le operazioni di controllo. Queste le accuse mosse all’imputato. Che, sentito in aula nell’udienza davanti alla giudice Marchesa Bechere, aveva detto di non aver mai minacciato, né di essere stato aggressivo nei confronti dei due forestali, ma di aver detto che avrebbe segnalato ai loro superiori l’atteggiamento prepotente e le offese ricevute nella funzione di sindaco. Era stato sentito anche il figlio che aveva compilato e consegnato sul momento l’autocertificazione.
Nell’udienza di oggi, 17 febbraio, il difensore di Manna, l’avvocato Sebastiano Chironi, ha sollecitato l’assoluzione rimarcando il fatto che il sindaco non aveva bisogno di autocertificazione perché in qualità di autorità di pubblica sicurezza e autorità sanitaria locale poteva muoversi all’interno del proprio comune per poi relazionarsi con altre autorità. Ha anche evidenziato che in Italia non c’è stato nessun caso come questo, in cui gli organi di polizia abbiano fermato un sindaco per chiedergli l’autocertificazione. Le argomentazioni della difesa non sono state, però, condivise dalla giudice. Che ha condannato il sindaco di Palau a sei mesi di reclusione come chiesto dal pubblico ministero Gianmarco Vargiu. I due forestali erano costituiti parte civile con l’avvocato Pantaleo Campedda.