La Nuova Sardegna

Oristano

Muore una bimba di un anno e mezzo

Muore una bimba di un anno e mezzo

I genitori hanno sentito un flebile lamento provenire dalla culla, poi il cuore della figlioletta ha smesso di battere

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ORISTANO. Era la gioia di mamma e babbo. Era la gioia dei nonni. Era il sorriso di tutti, quello che solo i bambini sanno regalare anche ai grandi. Era il cuoricino allegro che cresceva giorno dopo giorno e sembrava non doversi fermare mai. Ieri pomeriggio, invece, il cuoricino della piccola Camilla ha smesso di battere. È successo tutto senza un motivo apparente, facendo piombare nel dramma i genitori e tutti i familiari ed esplodere di tristezza e incredulità i tanti amici e conoscenti di Davide Zucca, di Giulia Mastrolilli.

Nei giorni scorsi, la bimba di un anno e mezzo, aveva avuto un po’ di febbre. Nulla di esagerato, sembrava uno dei soliti piccoli malanni passeggeri che i bambini devono affrontare per costruire le difese immunitarie. Così ieri, subito dopo pranzo e senza poter immaginare quel che sarebbe accaduto, la mamma l’ha messa nella culla per il riposo del pomeriggio. Qualche attimo dopo, i genitori si sono accorti che la piccola si stava lamentando e hanno pensato che fosse perché aveva perso il ciuccio e non riusciva a prendere sonno. Si sono avvicinati e hanno invece capito subito che c’era qualcosa che non andava. È passato qualche secondo, poi la piccola ha smesso di respirare. Il resto è una corsa disperata verso l’ospedale; una chiamata al 118 che ha attivato l’elisoccorso salvo poi fermarlo subito. Non c’era niente da fare, perché quando il babbo è entrato al Pronto soccorso con Camilla in braccio, lei non poteva riaprire gli occhi. Era già spirata, con tutta probabilità, negli istanti successivi a quelli in cui i genitori si erano avvicinati alla culla per darle il ciuccio.

Il fatto che la figlioletta non si sarebbe salvata neanche se si fosse trovata già in ospedale nel momento in cui ha avuto il malore, non cambia il finale della storia né serve a rendere meno triste il momento. I giovani genitori hanno ricevuto le visite di tantissimi amici, ma trovare un attimo di conforto e di pace è stato impossibile. Lo sarà anche oggi e per molto tempo ancora. Forse non succederà mai che la rassegnazione alla fine la vinca sulla tragedia, tanto più che bisogna anche fare i conti con le procedure legali che ritarderanno il funerale, perché una morte di quel tipo è assai infrequente. Può accadere, ma è rarissimo che succeda e allora è stato disposto un controllo medico sul corpicino di Camilla. Si cercherà di capire se ci sia stato qualcosa di particolare a causare il malore, forse un virus o un’allergia o ancora qualcosa di congenito che alla nascita non poteva essere diagnosticato e si è manifestato solo adesso.

Risposte impossibili da dare, risposte che non cambieranno questa storia di lacrime di fronte alla vita che va via quando è ancora l’alba e di giorni da vivere ne dovrebbero restare tantissimi. (redazione Oristano)

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