Trecento donne scalze chiudono i festeggiamenti per San Salvatore
Nove giorni di riti e di preghiera e nella comunità si rafforza l’unione
Cabras Le donne chiudono i festeggiamenti per San Salvatore. A dieci giorni dalla prima processione che ha visto trecento donne di tutte le età accompagnare scalze, tra preghiere e canti, la piccola statua di Santu Srabadoeddu da Cabras al villaggio, questa mattina 4 settembre si è compiuto il percorso inverso e si sono conclusi i festeggiamenti in onore di San Salvatore, organizzati dal Comune di Cabras con il contributo finanziario dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna tramite il finanziamento della legge 7 per i Grandi Eventi Identitari, del Comitato dei festeggiamenti di San Salvatore e la collaborazione dell’Associazione Is Curridoris, dell’Associazione Santu Srabadoeddu e dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.
Questa mattina, all’alba, il novenario di San Salvatore ha vissuto gli ultimi istanti di una festa attesa per tutto l’anno a Cabras. Le trecento fedeli si sono radunate attorno al piccolo santuario e da lì, dopo aver partecipato alla messa, si sono dirette verso il paese. Sono stati sette chilometri ricchi di passione e di sensazioni contrastanti. Gioia, commozione, fatica, dolore, orgoglio erano percepibili sui volti delle scalze di Cabras. “Tutto si è compiuto, ognuna ha sciolto il proprio voto. Abbiamo avuto il sostegno spirituale di San Salvatore e lo abbiamo accompagnato a Cabras, per concludere con lui questi giorni di festa. Ci attende un anno intero di preparazione per il prossimo anno” ha affermato Maria Francesca Spanu, presidente dell’associazione Santu Srabadoeddu.
Anche l’ultimo appuntamento della festa di San Salvatore è stato partecipato da fedeli e da curiosi, posizionati ai bordi del cammino della processione, che hanno assistito composti al passaggio delle scalze. “Con l’arrivo della corsa e il rientro delle scalze si chiude questa 9 giorni di festa in onore di San Salvatore. Domani sarà tempo di bilanci e si inizierà a programmare il 2024 ma oggi prevale l’emozione e il senso di unità che questa festa riesce a infondere a tutti i cabraresi. Negli ultimi anni il nostro grande evento identitario sta acquisendo una sempre maggiore capacità attrattiva, e questo diventa evidente dalle migliaia di persone che hanno affollato Cabras in questi giorni. Dietro a un evento così grande ci sono decine e decine di persone che lavorano per garantire che questa manifestazione possa esistere, garantendo la sicurezza di tutti i partecipanti. A tutti loro va il ringraziamento mio e di tutta l’amministrazione” ha dichiarato Carlo Trincas, assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo”.