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Oristano

Sanità

Mancano reagenti all’ospedale di Oristano, lunga attesa per le analisi

di Enrico Carta

	Analisi in laboratorio
Analisi in laboratorio

A due mesi dal prelievo il responso ancora non arriva. L’Asl: «La situazione è così da novembre». Mancano le forniture dell’Ares

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Oristano Per trovare determinati tipi di reagenti e conoscere così i risultati di importanti analisi mediche bisogna rivolgersi all’ufficio oggetti smarriti. Ironia a parte, da novembre l’Asl è in difficoltà. In particolare una categoria di reagente che serve per lo svolgimento di esami della tiroide ultimamente non viene consegnata dall’Ares e così l’azienda sanitaria di Oristano si è più volte ritrovata a dover far fronte al problema autonomamente. Nel frattempo, e non è la prima volta che accade, per conoscere l’esito di analisi di laboratorio effettuate al San Martino bisogna aspettare. Ci sono pazienti che hanno effettuato il prelievo quasi due mesi fa e ancora non sanno com’è andata a finire, ma è probabile che l’attesa vada oltre, a meno che in settimana non arrivi una fornitura. In caso contrario, se ne riparlerà dopo Pasqua.

È stato un paziente a sollevare il caso. Ha chiesto più volte chiarimenti al laboratorio del San Martino sino a che non gli è stata fornita la risposta che mancava, ovvero che un determinato tipo di reagente è terminato e che quindi è perfettamente inutile procedere con l’analisi del campione di sangue prelevato a fine gennaio o a inizio febbraio. Fortunatamente non si è di fronte a una patologia che necessita di cure immediate, ma con la salute è sempre meglio non scherzare anche perché il controllo non si esaurisce certo con l’esito delle analisi del sangue. C’è poi da effettuare la visita specialistica che va prenotata, ma al buio non lo si può certo fare. Si aggiunga che poi la visita non sarà immediata e i tempi si allungano ulteriormente.

Il caso è simile a quello che era capitato all’ospedale San Francesco di Nuoro, anche se per il San Martino è meno impattante perché riguarda solo determinate e limitate tipologie di reagenti. In ogni caso, anche l’ospedale oristanese è finito in quel collo di bottiglia burocratico in cui si arenano tantissime procedure da quando esiste Ares. È infatti l’Azienda regionale per la salute a doversi occupare di garantire le scorte alle varie Asl, ma ciclicamente non si fa in tempo a portare avanti le procedure e il problema si ripete ripercuotendosi sulle Asl, in questo caso quella di Oristano, che sono costrette ad adoperarsi in attesa che Ares espleti tutta la burocrazia per la gara e quindi per far arrivare la fornitura.

«Da novembre stiamo ovviando al propblema in questa maniera – spiega il direttore sanitario del San Martino, Antonio Maria Pinna –. Abbiamo provveduto autonomamente a recuperare ciò di cui avevamo bisogno e ora si è creato però questo nuovo problema per cui non abbiamo un determinato reagente a disposizione. Capiamo i disagi a cui vanno incontro i nostri pazienti e speriamo di poter dare loro in fretta una risposta. Penso che già la prossima settimana potremmo avere tutti i reagenti a disposizione».

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