La Nuova Sardegna

Oristano

La cerimonia

Il saluto di Oristano al medico Antonello Gallus

di Piero Marongiu
Il saluto di Oristano al medico Antonello Gallus

Grande partecipazione al funerale in Cattedrale. Don Alessandro Floris: «È stato un angelo custode, col suo lavoro ha salvato tante vite»

02 ottobre 2024
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Oristano La città si è stretta intorno ai familiari di Antonello Gallus, il medico amico di tutti, responsabile della struttura semplice della radiologia territoriale, deceduto lunedì 1° ottobre a causa di un malore. All’arrivo del feretro, nella Cattedrale gremita con tante persone giunte da Borore, suo paese natale, e da Nuoro, città in cui ha prestato la sua opera nell’ospedale Zonchello, la commozione è diventata palpabile. Ad accogliere la salma, accompagnata dalla moglie Lucia e dai figli Enrico ed Elia, le note dell’Ave Maria in lingua catalana eseguita dal Coro Maurizio Carta, del quale, Antonello Gallus, è stato presidente e presentatore numerose volte. «Oggi la chiesa ricorda la figura dell’Angelo custode – ha detto monsignor Alessandro Floris nell’omelia – e Antonello, che ha salvato molte vite con il suo lavoro e la sua professionalità, un angelo custode lo è stato per tanti perché ha fatto il bene, facendosi piccolo nonostante i suoi studi e il ruolo rivestito, per servire i fratelli in difficoltà. La sua morte improvvisa deve far riflettere tutti: la vita è un soffio. Viverla nel miglior modo possibile facendo il bene, come ha fatto Antonello, rappresenta certamente la strada più giusta da seguire, perché tutto quello che facciamo su questa terra viene registrato in Cielo».

L’Ordine dei Medici scrive: «Vogliamo ricordare Antonello per il suo comportamento come medico nell’esercizio della professione ma anche al di fuori di questo, dove ha sempre rispettato rigorosamente i princìpi e le regole insite nel codice deontologico nei rapporti coi colleghi, coi pazienti e con le istituzioni. Non possiamo non mettere in evidenza che la sua scelta è stata determinata da uno spirito vocazionale che trova la più alta espressione nella medicina ed è basata sul rispetto della vita e della professione. La sua scomparsa ha rattristato tutta la comunità medica e odontoiatrica della provincia». Laureatosi a Sassari e specializzatosi nello stesso ateneo col professor Giulio Cesare Canalis, iscritto inizialmente all’Ordine dei Medici della provincia di Nuoro e dal 2001 a quello della provincia di Oristano, ha esercitato la professione di radiologo inizialmente presso la Casa di Cura Madonna del Rimedio, in collaborazione col dottor Maurizio Picciau e gli altri colleghi che operavano sia nel reparti medici che chirurgici: i dottori Efisio Marras, Domenico Giordano, Bruno Cadeddu, Pierluigi Pibi, Vincenzo Pecoraro, Vladimiro Serpi, Franco Ledda, Giorgio Chiarelli e Nanni Scano; inoltre già da quel periodo collaborava col dottor Vincenzo Migaleddu, presidente regionale dell’ISDE.

Al San Martino ha lavorato come aiuto del dottor Salvatore Pinna e col dottor Marcello Mocci. Da circa dieci anni si occupava prevalentemente di screening mammario e di senologia con la dottoressa Graziella Agus; servizio del quale era Referente Regionale. Gallus era responsabile scientifico della LILT di Oristano, della quale è stato vicepresidente provinciale. Impegnato nel sociale, ha partecipato a tante manifestazioni benefiche nel campo della prevenzione. La sua passione per la musica e per le tradizioni popolari, condivisa con il dottor Tonino Paddeo, anche lui corista del Maurizio Carta, diretto dal maestro Salvatore Saba, spaziava nei ritmi della Bossanova, che eseguiva con maestria insieme al collega medico Andrea Ferrara. Recentemente, con Antonio Salis e Antonio Sardu, aveva costituito il gruppo Anthony’s Trio, la cui proposta musicale incontrava il favore del pubblico per la scelta e la ricercatezza dei testi. Molto toccante il ricordo tracciato da Giulio Fara, presidente del Coro Maurizio Carta, sottolineato da un lungo applauso.

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