Le donne della Sartiglia: ecco le otto amazzoni in corsa per la discesa
Chi sono le protagoniste al femminile della grande giostra e quelle che lavorano dietro le quinte
Oristano «La corsa alla stella è sempre stato un momento estremamente intimo, il mio momento, quello in cui ci siamo solo io e la mia cavalla Alba. Sali in sella, stringi le redini e parti al galoppo col cuore a mille. Poi, quando ti avvicini al bersaglio e prendi la mira in corsa, difficilmente ti accorgi di averlo centrato». Carmen Murru, 30 anni di Oristano, anche assessore ai Servizi sociali della giunta Sanna, è una delle otto amazzoni che partecipano all’edizione 2025: con lei, alla Sartiglia, fra i centoventi cavalieri in trepida attesa di sentire Su Componidori fare il loro nome – «è lui a decidere chi scende e chi no» – ci sono anche Antonella Rosa, Ilaria Rosa, Giorgia Madeddu, Sonia Cadeddu, Benedetta Pinna, Eleonora Mura e Giorgia Nonnis. Al galoppo, la sfida è quella di infilzare la stella con la spada: «Ti accorgi di esserci riuscita solo quando senti gli applausi degli spettatori e quello che si prova in quel momento non si può davvero spiegare».
La prima stella a sette anni, durante la Sartigliedda, a cavallo del suo giarino: «Era scoppiato un putiferio, mio padre Beraldo aveva cominciato a urlare dalla contentezza e a correre dietro di me». Poi dall’età di 19 anni il grande ingresso alla Sartiglia: «Le stelle sono arrivate nel 2020 e nel 2023, anno in cui sono stata anche premiata per la “miglior discesa”». Compostezza, eleganza, posizione perfetta nel passare sotto la stella, «ad una velocità che, durante il galoppo, non disturbi mai il cavallo» le hanno fatto conquistare l’ambito riconoscimento. «Quella volta non pensavo di poter correre, invece su componidori Giampaolo Mugheddu mi chiamò e ne fui ben felice». Il grande giorno, finalmente, è arrivato: oltre la corsa alla Stella, le amazzoni partecipano anche alle pariglie che partono da su Brocciu, il piccolo tunnel che si immette in via Mazzini. Da qui prendono il via le spericolate acrobazie dei cavalieri che, dopo mesi di preparazione, danno sfogo al proprio entusiasmo e alle proprie abilità. Le donne – fra madri, mogli, figlie, fidanzate – sono sempre state protagoniste silenziose. Dietro le quinte, si assicurano che tutto vada bene. Con passione, oggi come ieri, si dedicano alla creazione di costumi, ricami e alla preparazione delle bardature dei cavalli.
Massaja manna e massajeddas: sono le donne della Sartiglia che durante la vestizione trasformano il prescelto, su Componidori, da cavaliere a re della giostra. È uno dei momenti più emozionanti della manifestazione che va in scena sotto la direzione de Sa massaja manna. Domenica 2 marzo, giornata del Gremio dei contadini, nella sede di via Aristana, è stata Stefania Pinna a scandire i ritmi di un momento molto atteso e seguito, curato dalle massaieddas Nicole Unter e Angelica Pinna. A loro il compito di vestire su Componidori, Diego Pinna, dalla sistemazione del costume, fino al gesto finale, quando la maschera viene calata sul volto del capocorsa.
Oggi 4 marzo, in via G. M. Angioy, nella sede del Gremio dei falegnami, la direzione della vestizione è affidata alla massaia manna, Marta Fenu, che ha dato inizio alla vestizione de Su Componidori, Salvatore Aru, affidata alle massaieddas Camilla Fenu e Alessandra Melis. Rita Piroddu, per il Gremio dei falegnami, e Valentina Puddu con Francesca Aritzu, per il Gremio dei contadini, in qualità di mogli dell’Oberaju e del Majorale, incarnano il ruolo di priorissas, destinato a guidare i preparativi della festa. Dal 1973 le donne Componidori: la prima, designata dal Gremio dei contadini, fu Anna Dina Cozzoli. Nel 2010, Elisabetta Sechi (Contadini), il 2012 Valentina Uda (Falegnami) fino al 2013, stesso gremio, con Emanuela Colombino.