La Nuova Sardegna

Oristano

La frase social

Sartiglia, i giovani “si prendono” la piazza del liceo vietata. E il preside li sostiene

di Enrico Carta
Sartiglia, i giovani “si prendono” la piazza del liceo vietata. E il preside li sostiene

Pino Tilocca ha scritto un post sui social con una frase in latino molto eloquente e non ha risparmiato critiche alle scelte fatte

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Oristano L’ha chiusa a modo suo, con un post sui social che contiene un messaggio chiarissimo. L’ha scritto in latino con la frase che lo storico romano Tito Livio nel suo Ab urbe condita attribuiva a un centurione che non voleva che si abbandonasse Roma nel momento in cui i celti volevano saccheggiarla e prendersela. Pino Tilocca, il dirigente dell’istituto superiore De Castro-Contini di Oristano, ha mandato in archivio la questione del raduno dei giovani durante la Sartiglia rispolverando il famoso: «Hic manebimus optime (qui staremo benissimo)». Il qui è il piazzale tra il liceo classico De Castro e il tribunale che gli sta di fronte. È anche il luogo che il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica non voleva che si riempisse di giovani durante la Sartiglia. Da qualche anno infatti i ragazzi stazionano in quel grande spiazzo sia durante la manifestazione che nelle ore successive alla fine della giostra equestre e, a dire il vero, non lo lasciano certo lindo come quando sono arrivati e qualche volta scantonano.

Il fatto però che gli si volesse vietare uno spazio pubblico ha scatenato una lunga discussione a Oristano nei giorni che precedevano il carnevale. Il prefetto Salvatore Angieri aveva chiarito ripetutamente che piazza Aldo Moro non poteva essere deputata a luogo di ritrovo di massa per via della presenza del cantiere di rifacimento del tribunale e, in accordo col Comune di Oristano, si era provveduto persino allestito uno spazio in estrema periferia nei parcheggi di via Emilio Lussu, praticamente in campagna, dove si sarebbe voluto spostare i giovani. Ebbene, è finita che, prima timidamente e poi senza più tentennamenti, i ragazzi sin da domenica abbiano preso lo spazio del liceo classico e del tribunale che, del resto, non era stato recintato.

A loro piace quel luogo e lì sono andati. Il dirigente scolastico Pino Tilocca non era evidentemente d’accordo col tentativo di “ghettizzarli” e prima si è fatto una foto in mezzo a loro, poi sui social ha espresso il suo pensiero senza tentennamenti partendo da quel «Hic manebimus optime». Poi ha proseguito in maniera alquanto diretta: «Non li volevano in mezzo ai piedi le ragazze e i ragazzi di Oristano. Per questo avevano pensato di relegarli in uno squallido parcheggio ai margini dell’abitato, mentre loro stavano sul palco della Sartiglia in compagnia del generale fascista (il riferimento è alla presenza di Roberto Vannacci in tribuna, ndr). Ma non avevano fatto i conti con la loro allegra determinazione e le ragazze e i ragazzi si sono riversati nel loro luogo preferito, lo spazio di fronte al liceo classico. Lì hanno festeggiato, ballato, cantato e bevuto, non con moderazione ché il carnevale non è festa di moderazione per nessuno, neanche per gli adulti. Al termine rimane una bella festa e un problema grande come un macigno: le istituzioni che non sanno comunicare con i giovani né comprenderne le scelte, le problematiche, i desideri. Per risolvere questo problema non basteranno mille parcheggi vuoti».

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