Tragedia di Ghilarza, Gabriele Pinna non era vaccinato contro la meningite di tipo B
La Asl di Oristano avvia la campagna di vaccinazione per i giovani dagli 11 ai 25 anni: ecco le sedi e gli orari
Ghilarza Gabriele Pinna non era vaccinato contro la meningite di tipo B. Come comunicato dalla Asl 5 di Oristano, oggi 10 marzo 2025, è stata questo il ceppo che ha causato la morte del 18enne, promessa del judo sardo. Nessuna scelta di campo da parte del giovane o della sua famiglia, sia chiaro. Il vaccino contro la meningite di tipo B, infatti, è stato introdotto solo nel 2014 e non è neanche obbligatorio. Tanto che Gabriele contro l’altro ceppo della meningite, quello di tipo A, era protetto.
Intanto, anche dopo la paura dei contagi dilagata in questi giorni a Ghilarza, il dipartimento di Prevenzione della Asl di Oristano è sceso in campo con una campagna di vaccinazione straordinaria. Un vero e proprio piano, gratuito, rivolto a tutti i giovani del territorio tra gli 11 e i 25 anni compiuti. «Invitiamo tutti i ragazzi che rientrano in questa fascia di età, residenti in provincia di Oristano e non ancora vaccinati per questo tipo di infezione, a rivolgersi ai centri vaccinali di Oristano, Ghilarza, Ales e Terralba, per ricevere gratuitamente il vaccino antimeningococco di tipo B, in grado di proteggere efficacemente da una malattia che può avere effetti molto gravi e potenzialmente letali – afferma la direttrice del dipartimento, Valentina Marras –. Si tratta di un vaccino che ha un’efficacia immediata, che è in grado di proteggere da subito da un’eventuale infezione, per cui è particolarmente raccomandato in questo caso in cui è stata accertata sul nostro territorio la circolazione del batterio».
L’appello è rivolto a una specifica fascia d’età, in quanto in Italia la proporzione di casi da malattia invasiva da meningococco di tipo B risulta essere elevata proprio in età adolescenziale. Chi non rientrasse in questa fascia d’età può comunque ricevere il vaccino a pagamento. «Ricordiamo che la nostra Asl offre la possibilità di vaccinarsi sia ai neonati, a partire dai 2 mesi di età, sia agli adolescenti sopra gli 11 anni – chiarisce la Marras –, per cui chi è già vaccinato non dovrà sottoporsi a un’ulteriore immunizzazione».
Ma come si sviluppa il batterio della meningite e come bisogna intervenire? «A questo proposito – chiarisce la direttrice del dipartimento di Prevenzione della Asl 5 – va sottolineato che la malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, gli starnuti o mentre si parla. Affinché il contatto avvenga, è necessario essere a contatto stretto (entro i due metri) e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati. Sono considerati contatti stretti i familiari, i partner o i conviventi del soggetto malato, gli insegnanti e i compagni di classe, i compagni di squadra, i compagni di viaggio nella stessa auto venuti in contatto con il soggetto negli ultimi 10 giorni. Tuttavia, l’essere esposti agli agenti patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia. Non sono considerati contatti stretti persone venute in contatto occasionalmente con il soggetto infetto per i quali, è prevista la sorveglianza sanitaria, da attuarsi in collaborazione con medici di famiglia, pediatri, medici di guardia medica e Ascot per la visita e l’eventuale somministrazione di terapia antibiotica in caso di insorgenza di sintomi riconducibili a meningite, come febbre, nausea, vomito, fotosensibilità».
Queste le sedi e gli orari di apertura dei centri vaccinali per il piano di vaccinazione straordinario:
Oristano dal lunedì al giovedì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17
Ales dal lunedì al giovedì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17
Ghilarza dal lunedì al giovedì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17
Terralba dal lunedì al giovedì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 17