«Mio marito è morto da sei mesi, ma l’Inps non mi dà la reversibilità»
La vicenda di Rosina Pallone, alle prese con i tempi lunghi della burocrazia
Oristano «Mio marito è deceduto a settembre del 2024, ho fatto subito richiesta ma non ho ancora ricevuto la sua pensione di reversibilità. La pratica è ferma, come bloccata». È il racconto di Rosina Pallone, 74 anni, di Genova e lettrice della Nuova Sardegna. È stata lei a mettersi in contatto col giornale per raccontare la sua disavventura iniziata dopo la morte del marito, sardo e originario di Bosa.
«Dopo la scomparsa di mio marito – racconta –, avvenuta il 28 settembre del 2024, ho inoltrato la richiesta di reversibilità all’Inps lo scorso 14 ottobre. Una richiesta che, a tutt’oggi, risulta in fase di elaborazione». E prosegue: «Le poche volte che sono riuscita a mettermi in contatto telefonico con l’Inps di Oristano, mi è stato detto che non è stato riscontrato alcun problema rispetto alla procedura di presentazione della richiesta. Non so cosa fare, anche perché non è facile, soprattutto per me che vivo a Genova, mettermi in contatto con il servizio di assistenza. Anche ieri avevo appuntamento telefonico alle 9.20 ma non mi hanno mai richiamata».
Ma intorno alla vicenda di Rosina Pallone c’è anche un’altra situazione piuttosto strana, infatti il marito della signora, pur essendo originario di Bosa, viveva e lavorava in Liguria, nell’azienda dei trasporti pubblici genovese: «Infatti – conclude – non capisco come mai questa pratica venga gestita da una sede dell’Inps sarda e non da quella presso la quale mio marito ha sempre versato i suoi contributi. Sto cercando di andare a fondo anche in questa vicenda perché probabilmente la causa del ritardo potrebbe essere proprio questa».
«Adesso – conclude – spero di risolvere subito il problema, ho la mia pensione ma quella di mio marito serve ad affrontare le spese».