La Nuova Sardegna

ORISTANO

Il mostro di Arbus torna in aula per falsa testimonianza

ORISTANO. Quello di Sergio Curreli, 55 anni di Arbus, non è un nome qualunque. Un processo per falsa testimonianza di tanti imputati sarebbe passato inosservato. Il suo no, perché Sergio Curreli è...

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ORISTANO. Quello di Sergio Curreli, 55 anni di Arbus, non è un nome qualunque. Un processo per falsa testimonianza di tanti imputati sarebbe passato inosservato. Il suo no, perché Sergio Curreli è colui che è passato alle cronache con un soprannome che non si dimentica. Da quando negli anni Ottanta, nella marina di Arbus, ammazzò una coppia di fidanzatini tedeschi che con il loro camper avevano investito il suo cane, Sergio Curreli è diventato il «mostro di Arbus». Il suo nome è poi legato a gran parte degli episodi di criminalità vennero commessi nel Guspinese a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. In carcere da tanto tempo, ora rischia un’ulteriore condanna. Per una falsa testimonianza, che gli venne contestata dal pubblico ministero Andrea Padalino Morichini, legata a un processo che ebbe Oristano come sede. I fatti che Sergio Curreli raccontò al pubblico ministero cagliaritano Alessandro Pili ormai tantissimi anni fa riguardavano il tentato omicidio di due carabinieri. Diventato collaboratore di giustizia, Sergio Curreli svelò il mistero e accusò il desulese Giannetto Casula di essere colui che fece fuoco contro Attilio Mazzoni e Leonardo Nencetti. Con quelle dichiarazioni pensava evidentemente di ottenere delle tutele dalla legge e soprattutto meno durezza durante la sua lunga detenzione. Ma anni dopo, vedendo che quelle garanzie non erano state rispettate, decise in aula di cambiare versione.

Così, nel 2011, all’improvviso, dimenticò tutti i dettagli che diceva di conoscere sul tentato omicidio del 1992. Si trovava in udienza di fronte ai giudici e al pubblico ministero Andrea Padalino. Quel passo indietro fece andare gambe all’aria il processo che dipendeva interamente dalla sue dichiarazioni. Ora per quella falsa testimonianza sarà imputato. Difeso dall’avvocato Dina Mereu, Sergio Curreli sarà in aula il 26 marzo

Enrico Carta

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