A Capoterra nasce l’alternativa all’Opg
Inaugurata dal sottosegretario alla Salute la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza
CAPOTERRA. L'asticella degli ospedali psichiatrici giudiziari è superata: il balzo che consente di andare oltre è una struttura come quella inaugurata ieri a Capoterra. Si chiama Rems, Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza: una “casa” per accogliere i pazienti affetti da patologie psichiche e autori di reati, per i quali la magistratura abbia disposto una misura di sicurezza di tipo detentivo. «La Regione Sardegna – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru- è tra le prime in Italia ad aver attivato la struttura residenziale psichiatrica alternativa all’Opg. Grazie a questo provvedimento i sardi internati nelle strutture della Penisola potranno rientrare in Sardegna». C'è anche la benedizione del Sottosegretario alla Salute del Governo Renzi, Vito De Filippo: «Sono convinto - ha detto - che il nostro sistema sanitario nazionale, per di più con queste nuove attività, rappresenti oggi un modello di riferimento per gli altri paesi europei ed extraeuropei». All’interno della Rems sarà assicurata agli ospiti protezione e sicurezza. «Uno degli obiettivi principali - ha proseguito Arru - è migliorare la qualità della vita, ridurre i tratti patologici della personalità e portare queste persone a sviluppare capacità individuali e personalità autonoma». Il personale è composto da uno psichiatra a tempo pieno e tre psichiatri che divideranno il loro servizio tra la Rems e il Dipartimento di Salute Mentale della Asl 6. Ancora, uno psicologo, un tecnico della riabilitazione, dieci infermieri, 5 OSS, un amministrativo e un assistente sociale. È inoltre prevista la partecipazione di personale esterno dedicato a particolari progetti riabilitativi: musicoterapia, calcio a cinque, arte-terapia, laboratorio multimediale, giardinaggio e altre attività pratico-manuali.