La Nuova Sardegna

La vera sfida è creare un network dei cieli

La vera sfida è creare un network dei cieli

La Regione punta a dare vita a una regia che guidi lo sviluppo e le scelte dei tre aeroporti sardi

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SASSARI. I nostalgici di Ryanair sono pronti alla rivolta. I detrattori parlano della giusta fine di un doping di Stato che ha alterato la concorrenza e creato un mercato drogato. Ma il futuro dei trasporti dopo l’addio quasi certo della compagnia irlandese passa dalle porte della Regione. L’assessorato ai Trasporti sembra portare avanti due linee differenti. Una prima è diretta a favorire l’ingresso di altre compagnie che facciano da effetto tampone. Turino le falle che l’addio di Ryanair porterà nei cieli sardi mentre la stagione turistica sta per partire. L’obiettivo è evitare la catastrofe. Il caos e l’insicurezza nella maggior parte dei paesi che in questi anni avevano portato via grosse fette di turisti nell’isola rischia di creare un effetto perverso. Grandi richieste di posti in aereo dei turisti e nessun vettore pronto a portarli a prezzi competitivi.

Ma la Regione guarda anche a un fututo a più lungo termine. E diretto non solo ai turisti, ma anche ai residenti. La prima mossa è il potenziamento della Continuità territoriale uno che collega con Roma e Milano. Ma si porta avanti anche il progetto Winterlinks, un bando che garantisce sovvenzioni a chi mantiene le rotte aperte con alcune capitali europee per tutto l’anno.

Un primo passo verso un progetto molto più ambizioso e forse inevitabile. La Regione vuole fare da cabina di regia per armonizzare i piani di sviluppo dei tre aeroporti sardi. In questi anni lo sviluppo e le strategie commerciali sono state lasciate nelle mani dei singoli scali. Il risultato è stato spesso la competizione dei tre diversi scali sulle stesse rotte. Uno sviluppo disarmonico che ha portato gli aeroporti ad adottare strategie simili che ne hanno limitato la crescita. Ora la Regione pensa alla creazione di un percorso condiviso che armonizzi rotte e strategie negli scali dell’isola. Da una guerra tra piccoli alla creazione di un hub mediterraneo che moltiplichi voli e presenze. Almeno secondo i piani della Regione.

La difficoltà sarà portare avanti questo progetto mentre le compagnie continuano a basare le loro strategie solo sulla stagionalità dei voli e considerano l’isola solo una meta in cui portare i turisti in estate. (l.roj)

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