In casa detonatori e sfollagente
Non solo la divisa da carabiniere e le pistole. L’ipotesi: preparava una rapina
CAGLIARI. Nella sua abitazione la polizia aveva trovato una divisa da carabiniere, detonatori, radio per intercettare le comunicazioni delle forze dell'ordine, ma anche pistole e fumogeni dell'Esercito. Ieri si è scoperto che ma Tore Loddi, di 46 anni, arrestato lo scorso 19 maggio, non nascondeva solo quel materiale. Gli agenti della squadra mobile, coordinati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, hanno effettuato un altro sopralluogo all'interno dell'abitazione dell'arrestato, nel quartiere Cep a Cagliari, ma anche nelle vicinanze della casa e nelle aree utilizzate da Loddi. Al termine della nuova perquisizione sono sequestrati altri due detonatori, uno sfollagente «tonfa», tre lampeggianti blu in uso alle forze dell'ordine e altro munizionamento compatibile con le armi già sequestrate. L’ipotesi è che Tore Loddi si preparasse per una rapina.
Nel dicembre del 2001 Giuseppe Loddi, fratello dell'arrestato, era stato ucciso: la sua auto era stata fatta saltare in aria con una bomba azionata da un telecomando a distanza.