Unità nel centrosinistra, azzurri spaccati
OLBIA. Dopo l’alluvione e dopo la grande crisi economica. Le elezioni comunali a Olbia sono un “dopo” tante cose e per questo il voto di domenica è un’occasione importante: la città si lascia alle...
OLBIA. Dopo l’alluvione e dopo la grande crisi economica. Le elezioni comunali a Olbia sono un “dopo” tante cose e per questo il voto di domenica è un’occasione importante: la città si lascia alle spalle questi anni difficili e prova a rialzare la testa scegliendo l'erede di Gianni Giovannelli. In campo ci sono cinque candidati: il vicesindaco uscente del Pd Carlo Careddu (Coalizione civica e democratica), il parlamentare di Forza Italia Settimo Nizzi (coalizione di centrodestra), la commercialista Teresa Piccinnu (movimento 5 Stelle), l’ex presidente del consiglio comunale Vanni Sanna (Alleanza civica per Olbia) e il commercialista Marco Balata (L’altra Olbia e il polo identitario).
In Gallura si vota anche in altri quattro comuni (Telti, Luras, Trinità d’Agultu e Alà dei sardi), ma tutta l’attenzione è rivolta alla città capoluogo dell’ex provincia. È lì che si gioca la partita vera. Lì si misura l’antica sfida tra il valore della continuità (rivisitata e corretta) e la voglia di cambiare tutto. E sempre lì si testa per la prima volta il peso, la sostanza e i voti del Movimento 5 Stelle, la vera grande novità delle elezioni comunali 2016 a Olbia. Una terza forza ancora tutta da decifrare.
A parte l’incognita di Teresa Piccinnu e dei 5 Stelle, il dato politico di queste elezioni è sicuramente la dissoluzione della maxi coalizione civica che cinque anni fa aveva sostenuto e portato alla vittopria il sindaco Gianni Giovannelli. Quell’esperienza politica è finita, disgregata gemmando tante liste civiche schierate in coalizioni contrapposte. Semplificando, si riconoscono un centrosinistra più omogeneo e un centrodestra frammentato.
Il candidato titolato a rappresentare la coalizione uscente e a caricarsi sulle spalle il peso della continuità è Carlo Careddu. Ha vinto largamente le primarie ed è sostenuto dal Pd che è stato capace di fare quadrato intorno a lui dopo anni di dissidi interni. Il suo primo sfidante è Settimo Nizzi, ex sindaco dell’Olbia berlusconiana e parlamentare di Forza Italia. Per riconquistare la sua gente ha battuto piazze semivuote e quartieri diffidenti. Adesso è lì pronto a giocarsela. Altro sfidante all’attacco del fortino della continuità è Marco Balata. Alle sue spalle c’è un passato elettorale nella destra ma oggi ha in tasca un progetto politico trasversale e fortemente identitario, sul modello di quello che l'anno scorso ha portato Andrea Soddu a vincere le elezioni comunali a Nuoro. Il quarto sfidante è Vanni Sanna, che sino a ieri era un fermo sostenitore della coalizione Giovannelli ma che oggi guida un'Alleanza civica che guarda a destra e che ha giocato molto la sua campagna elettorale contro Careddu e il Pd. Un segnale anche in vista di un eventuale ballottaggio.