Intascava i soldi dei clienti arrestato un notaio
Domiciliari per Enrico Dolia, è accusato di peculato e appropriazione indebita Non avrebbe versato all’agenzia dell’entrate quasi 100mila euro
CAGLIARI. Il notaio cagliaritano Enrico Dolia (61 anni) è da ieri agli arresti domiciliari con l'accusa di aver intascato somme di denaro che avrebbe dovuto versare all'agenzia delle entrate per conto di clienti. A chiedere la misura cautelare è stato il pm Diana Lecca, il provvedimento è firmato dal gip Roberto Cau. Il capo d'imputazione riportato nell'ordinanza parla di appropriazione indebita, peculato e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale. Reati gravissimi, che vanno ad aggiungersi alle contestazioni notificate già a maggio dell'anno scorso, quando i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura, al comando del colonnello Gavino Asquer, gli avevano perquisito l'appartamento, lo studio e l'ufficio del fratello Marcello, estraneo all'inchiesta. Nell'arco di un anno e mezzo l'indagine dei carabinieri è andata avanti e sarebbero emersi nuovi fatti, che hanno condotto il pm Lecca a chiedere la misura cautelare. In seguito alle indagini Dolia era stato sospeso per un anno dall'attività professionale, la Procura lo accusa di aver proseguito nella sua funzione di notaio. Dopo aver falsificato un cedolino delle imposte di registro Dolia - difeso da Luigi Concas - avrebbe versato all'Agenzia delle Entrate solo una parte delle imposte da pagare su un'operazione immobiliare da due milioni e mezzo sottoscritta tra Sagittarius srl e Sardaleasing spa a dicembre del 2011. Mancherebbero all'appello quasi 100 mila euro, per l'accusa finiti nelle tasche di Dolia.