La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso

È affondato nell’indifferenza il traghetto che trasportava i detenuti all'Asinara

È affondato nell’indifferenza il traghetto che trasportava i detenuti all'Asinara

La motonave “Gennaro Cantiello” era ormeggiata da anni a Su Siccu, a Cagliari. Fino al 2011 era stata un ristorante, poi venne chiuso dai Nas e cominciò il declino

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Sassari È affondata nell’indifferenza generale, a Cagliari, la motonave “Gennaro Cantiello”, storico traghetto che effettuava il servizio di trasporto dei detenuti, e non solo, verso l’isola dell’Asinara. Con la chiusura del supercarcere, nel 1998, il traghetto lasciò il servizio  cominciato nel 1978 e rimase ormeggiato per qualche anno a Porto Torres.

Poi, il trasferimento a Cagliari: il traghetto, ormeggiato a Su Siccu, diventò un ristorante galleggiante, il “Peccati di gola”, che chiuse nel 2011 per un blitz dei Nas. Da allora un lento e inesorabile declino, nonostante i continui richiami e appelli perché venisse salvato, culminato con l'affondamento definitivo.

Nelle celle della motonave Gennaro Cantiello sono transitati in manette detenuti eccellenti come i boss Raffaele Cutolo e Leoluca Bagarella, i brigatisti Renato Curcio e Alberto Franceschini, il bandito Matteo Boe. A bordo anche i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che in quello scoglio a mollo nel mare avevano deciso di allestire in sicurezza il maxi processo contro la mafia.

Gennaro Cantiello era un brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia, venne ucciso nel 1974 durante una rivolta nel carcere di Alessandria.

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