Festa della Liberazione a Sassari, Mascia: «Auguri non sobri, ma carichi di significato»
Celebrato a Palazzo Ducale e in piazza Santa Caterina l’80° anniversario della liberazione dal nazi-fascismo
Sassari Colori, musica, abbracci, discorsi, lacrime. È stata bella, partecipata e carica di significati la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo andata in scena oggi, 25 aprile, in piazza del Comune, dove è confluito come tradizione il corteo organizzato dall’Anpi partito di prima mattina dall’Emiciclo.
Sul palco, davanti a una piazza strapiena, si sono alternati la prefetta Grazia La Fauci, il presidente della sezione sassarese dell'Anpi, Thomas Arras, Alice e Alessio, due studenti che hanno preso parte al progetto "Promemoria Auschwitz", promosso da Arci e dall'associazione Deina e il sindaco Giuseppe Mascia.
“Voglio iniziare col dirci auguri. Auguri che non vogliono essere sobri, ma carichi di tutti i significati che ognuno e ognuna di voi porta con sé. Auguri a voi. Auguri a chi crede e vive la democrazia come un valore che va custodito, alimentato e costruito giorno per giorno. Auguri a chi sente che il 25 aprile sia la propria festa. Auguri anche e forse soprattutto a coloro che non sentono l’importanza e la cogenza proprio in questi tempi. Auguri anche a loro, perché la loro libertà si fonda qui”, ha detto il primo cittadino, che ha poi posto l’accento sull’importanza del lavoro come fondamento della libertà.
“Non c’è vera democrazia senza libertà. Non c’è democrazia senza la possibilità per ogni persona di autodeterminarsi e di emanciparsi dal bisogno, che è la prima forma di sudditanza, di schiavitù. Non è un caso che i nostri padri e le nostri madri abbiano optato per fondare la Repubblica democratica italiana sul lavoro. Il lavoro come opportunità di sottrarsi a ogni forma di sudditanza sociale, morale e materiale, ma anche come possibilità di realizzazione della persona, in tutte le sue differenze”.
Subito dopo i discorsi della resa degli onori ai Caduti, nel cortile di Palazzo Ducale, dove è collocata la lapide che ricorda la data del 25 aprile 1945, dinanzi alla quale sono state deposte le corone del Comune e della Città metropolitana. Alla fine la piazza intera ha intonato “Bella Ciao”.
Durante la cerimonia è stato possibile ritirare gratuitamente una copia del libro dello scrittore, commediografo e giornalista Cosimo Filigheddu, edito dal Comune di Sassari in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Si tratta di un giallo storico dal titolo “Fare i conti – Romanzo sassarese del 25 aprile.”, ambientato a Sassari negli anni che corrono dalla caduta del Fascismo nel luglio del 1943, sino alle prime elezioni democratiche del ’46. Frutto di una ricerca archivistica e bibliografica, racconta il clima di quei giorni e gli avvenimenti molti dei quali addirittura inediti o comunque dimenticati.