La Nuova Sardegna

Oristano e Nuoro le città con l’aria più pulita d’Italia

di Gianna Zazzara
Oristano e Nuoro le città con l’aria più pulita d’Italia

Ecosistema urbano 2017, la classifica di Legambiente: 8° posto a Sassari, 15° a Cagliari . Dati preoccupanti sull’acqua: se ne spreca più della metà

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SASSARI. Volete respirare aria pulita invece di soffocare nello smog di Torino e Milano? Trasferitevi a Nuoro e Oristano, le città più pulite d’Italia. È questa l’istantanea dello stato di salute dei capoluoghi di provincia italiani scattata dal 24° rapporto sull’Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, che incorona Mantova regina dell’ambiente, mentre è Enna la città peggiore dove vivere. Oristano entra anche nella top ten delle città più verdi d’Italia, piazzandosi al decimo posto. Nuoro, invece, è al 36esimo, seguita da Cagliari (52esima) e Sassari (53esima).

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Nell’indagine, che ha preso in esame sei aree tematiche (aria, acqua, rifiuti, energie rinnovabili, mobilità e ambiente urbano), le città sarde fanno un’ottima figura. I dati 2016 sull’inquinamento urbano piazzano Nuoro e Oristano al primo posto nella classifica della qualità dell’aria, mentre Oristano conquista anche lo scettro di città più virtuosa d’Italia per quanto riguarda il consumo di acqua procapite, appena 95 litri al giorno per abitante contro Verona, ultima in classifica, che ne spreca 214. Ottima posizione anche per Sassari, al terzo posto, e per Nuoro, all’ottavo.

Alle valutazioni positive sulla qualità dell’aria e sul consumo d’acqua si affiancano quelle più critiche sulla dispersione di acqua nella rete: Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano sprecano più della metà dell’acqua immessa nelle condutture.

La qualità dell’aria. A Nuoro e Oristano si può respirare a pieni polmoni, ma anche a Sassari i dati non destano preoccupazione. A Nuoro c’è la situazione migliore in Italia per quanto riguarda l’emissione di polveri sottili, ma anche a Sassari l’aria è buona. In entrambe le città la media annua dei valori delle centraline non supera la quota di 20 microgrammi per metrocubo, con il record di Nuoro che si ferma a 12. Più preoccupante la situazione di Cagliari che si trova al 50esimo posto: la media annua del valore della centralina si attesta a 24,5 microgrammi per metro cubo. Nuoro fa il bis finendo in testa alla classifica per il capitolo ozono. È la città d’Italia dove nemmeno per una frazione di giorno è stata superata la media di 120 microgrammi per metro cubo, al di sopra della quale si mette in pericolo la salute umana. Buoni anche i dati degli altri tre capoluoghi. Oristano, infine, si piazza in cima alla classifica per l’assenza di emissioni pericolose di biossido di azoto. Oristano è, insieme a Nuoro, la città più pulita d’Italia, mentre in coda alla classifica ci sono Torino, Milano, Roma, Palermo e Bologna.

L’acqua. Il rapporto di Legambiente bacchetta invece la Sardegna per quanto riguarda la dispersione dell’acqua immessa nella rete. Mentre nel resto d’Italia il valore medio delle perdite si aggira intorno al 35%, Sassari, Cagliari, Oristano e Nuoro sprecano più della metà dell’acqua, con il primato negativo del capoluogo nuorese dove la dispersione sfiora il 70%. La bocciatura riguarda anche i sistemi di depurazione. Sassari si posiziona a metà classifica, mentre scivolano in basso Oristano (al 69esimo posto), Cagliari (86esima) e Nuoro (94esima): la rete fognaria è inadeguata in tutta l’isola.

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I rifiuti. Ottime performance anche per quanto riguarda la produzione di rifiuti e la raccolta differenziata: Nuoro è la seconda città italiana, dopo Isernia, dove si producono meno rifiuti (solo 369 chili per abitante), mentre Oristano è all’ottavo posto in classifica per il riciclo.

Per quanto riguarda mobilità e ambiente urbano, infine, tutte le città sarde, tranne Cagliari, scivolano tutte in fondo alla classifica. Troppe automobili in circolazione, scarsa efficienza del trasporto pubblico, pochissime piste ciclabili e aree pedonali.
 

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