Un lago balneabile nel giardino di Villa Certosa
di Giandomenico Mele
Nuova opera nel parco della residenza estiva di Berlusconi. Via libera del Comune di Olbia, silenzio-assenso della Soprintendenza
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PORTO ROTONDO. La storica passione per il contesto bucolico viene confermata. Così come il rinnovato entusiasmo per un luogo che è stato simbolo di potere e sfarzo. Villa Certosa, residenza sarda dell’ex premier Silvio Berlusconi, è come un cantiere sempre aperto, pronto ad essere abbellito attraverso nuovi interventi. L’ultimo in ordine di tempo è stato il progetto per la realizzazione di un biolago balneabile. Non una primizia nel comprensorio del Cavaliere, ma un ulteriore tocco di ameno scenario per quella che da residenza estiva si è trasformata in luogo di incontro ai più alti livelli politici. Il progetto è stato ritenuto conforme alle norme in materia urbanistica dall’ufficio Suape (Sportello unico attività produttive) del Comune di Olbia, ottenendo il parere positivo dall’ufficio Edilizia privata e dall’Ufficio di tutela del paesaggio, mentre le eventuali verifiche della Sovrintendenza non sono arrivate nei termini di legge e si considerano come conformi.
Laghi e belvedere. Il biolago è un bacino ornamentali e balneabile d’acqua dolce che è concepito per integrarsi con l’ecosistema circostante. La depurazione avviene con l’impiego di elementi naturali e non con sistemi artificiali e tradizionali di trattamento delle acque. Questo tipo di processo di depurazione, detta fitodepurazione, fa in modo che si possa lasciar stare preparati chimici come il cloro, evitando così che sostanze come quella, e altre ancora più nocive, vengano versate nei sistemi fognari o nei terreni circostanti. Un’attenzione per la natura circostante che è stato spesso connotato peculiare delle scelte di Berlusconi. Il laghetto balneabile, infatti, nasce insieme a una serie di progetti di questo tipo. Una piscina, un centro benessere con pedana in legno e relativo pergolato, oltre a un belvedere con pedana in marmo e balaustra di foggia ottocentesca dal quale ammirare la vista sul golfo di Punta Lada.
Tutte opere all’interno di Villa Certosa. Progetti per piscina e centro fitness che erano stati depositati lo scorso novembre al Suape del Comune di Olbia. Il belvedere, invece, era già stato autorizzato in sede di Conferenza di servizi. Un pavimento in marmo che poggia direttamente sul prato, del diametro di 4 metri, con parapetto da cui affacciarsi sul mare sardo.
Via libera. Una replica “contemplativa” che riprende un po’ quella famosa “collina dei pensieri” dove Berlusconi aveva fatto piantare degli ulivi secolari e posizionare una panchina sulla quale sedersi a riflettere. Il belvedere non ha dato gli stessi problemi a livello paesaggistico, dal momento che aveva ricevuto il via libera dagli enti coinvolti. Poi c’è quella che nelle carte veniva genericamente definita come “pedana amovibile in legno per attività ludiche” e che consiste in una struttura con pavimentazione in legno da circa 400 metri quadri, che si trova a bordo piscina, con una sorta di pergolato non chiuso, a struttura reticolare, che crea un grande gazebo, per definizione non fissa ma amovibile per superare tutte le possibili eccezioni in una zona dai stringenti vincoli urbanistici e paesaggistici.
Laghi e belvedere. Il biolago è un bacino ornamentali e balneabile d’acqua dolce che è concepito per integrarsi con l’ecosistema circostante. La depurazione avviene con l’impiego di elementi naturali e non con sistemi artificiali e tradizionali di trattamento delle acque. Questo tipo di processo di depurazione, detta fitodepurazione, fa in modo che si possa lasciar stare preparati chimici come il cloro, evitando così che sostanze come quella, e altre ancora più nocive, vengano versate nei sistemi fognari o nei terreni circostanti. Un’attenzione per la natura circostante che è stato spesso connotato peculiare delle scelte di Berlusconi. Il laghetto balneabile, infatti, nasce insieme a una serie di progetti di questo tipo. Una piscina, un centro benessere con pedana in legno e relativo pergolato, oltre a un belvedere con pedana in marmo e balaustra di foggia ottocentesca dal quale ammirare la vista sul golfo di Punta Lada.
Tutte opere all’interno di Villa Certosa. Progetti per piscina e centro fitness che erano stati depositati lo scorso novembre al Suape del Comune di Olbia. Il belvedere, invece, era già stato autorizzato in sede di Conferenza di servizi. Un pavimento in marmo che poggia direttamente sul prato, del diametro di 4 metri, con parapetto da cui affacciarsi sul mare sardo.
Via libera. Una replica “contemplativa” che riprende un po’ quella famosa “collina dei pensieri” dove Berlusconi aveva fatto piantare degli ulivi secolari e posizionare una panchina sulla quale sedersi a riflettere. Il belvedere non ha dato gli stessi problemi a livello paesaggistico, dal momento che aveva ricevuto il via libera dagli enti coinvolti. Poi c’è quella che nelle carte veniva genericamente definita come “pedana amovibile in legno per attività ludiche” e che consiste in una struttura con pavimentazione in legno da circa 400 metri quadri, che si trova a bordo piscina, con una sorta di pergolato non chiuso, a struttura reticolare, che crea un grande gazebo, per definizione non fissa ma amovibile per superare tutte le possibili eccezioni in una zona dai stringenti vincoli urbanistici e paesaggistici.