La Nuova Sardegna

Dirigenti e prof promuovono il giornale in classe

di Giovanni Dessole
Dirigenti e prof promuovono il giornale in classe

Tilocca, Oristano: giusto connetterci al mondo dell’impresa Cesaraccio, Sassari: stimolo contro il nuovo analfabetismo

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SASSARI. Dal nord al centro e sud dell'Isola, istituti superiori di Sardegna, sempre più numerosi e convinti nello sposare il progetto La Nuova@Scuola, crocevia d'interconnessione e scambio fra scuola, impresa e informazione che dopo gli ottimi riscontri della prima edizione dal primo ottobre, sarà riaperto al produttivo traffico di idee e opportunità. Oltre 130mila copie de La Nuova Sardegna saranno inviate, complessivamente, alle scuole aderenti al progetto. Dal lunedì al venerdì gli studenti avranno la possibilità di leggere e studiare il giornale, ma La Nuova@Scuola ha un altro obiettivo: creare un collegamento diretto fra impresa e scuola. Il tutto permeato dal propositivo coinvolgimento dell'Università di Sassari e dell'Aspal, Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. Questo grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici di 50 scuole superiori dell'Isola.

La seconda edizione del progetto, ha portato in dote nuove adesioni, fra cui quella del Liceo classico “De Castro” di Oristano del professor Pino Tilocca: «L'idea mi piace, ricevuto l'invito non abbiamo esitato un istante – afferma il dirigente scolastico –. Uno dei principali problemi in uscita dalla scuola è l'orientamento a indirizzo universitario e lavorativo. Che La Nuova sia riuscita a connettere scuola e imprese è fatto davvero apprezzabile: formazione e informazione allo stesso tempo. Abbiamo sottovalutato moltissimo questa generazione, evitiamo i luoghi comuni. Non è vero che questi giovani non sono interessati a niente, sono assolutamente pronti a crescere e imparare».

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Roberto Cesaraccio, preside del Liceo “Azuni” di Sassari: «Ci siamo ancora perché la strategia è vincente, va incontro alle esigenze di rapporto fra scuola e imprese, con un operatore della comunicazione a mediare il tutto: un triangolo perfetto. Al di là di questo, è altrettanto importante stimolare gli studenti: bisogna combattere il nuovo analfabetismo, ragionare sul fatto che la comprensione del testo sta diventando chimerica. Creare situazioni in cui i ragazzi possono esprimersi riprendendo in mano la scrittura significa fare un passo avanti, con riflessi determinanti legati all'esame di maturità».

Altra novità l'Its “Giua” di Cagliari: «Un’opportunità da sfruttare che assume varie forme, tutte positive – dice il dirigente scolastico Vincenzo Soddu –. I ragazzi avranno modo di partecipare attivamente alla costruzione di un giornale, di conoscere realtà che ruotano attorno al loro quotidiano vivere. Siamo molto impegnati sul fronte alternanza scuola lavoro, abbiamo attivato diverse collaborazioni con aziende. I ragazzi vanno spinti verso chi può offrire loro esperienze e conoscenza di una dimensione apparentemente lontana dal loro presente di studenti: sono entusiasti, vogliono vaccinarsi a questo mondo. La Nuova@Scuola può essere loro d'aiuto». All'iniziativa partecipa anche il liceo sassarese “Margherita di Castelvì” del preside Gianfranco Strinna: «Ottime le premesse iniziali e il concretizzarsi dell'idea in corso d'opera. Oggi la lettura del quotidiano, per ragazzi che si informano sui social e in una rete a forte rischio fake news, è fondamentale – commenta –. Attraverso il progetto sarà poi possibile raccontare la scuola che lavora e funziona, in contrasto alle negatività che a volte percepisce l’opinione pubblica. Una scuola da migliorare, ma che svolge il suo ruolo nella società. Gli incontri con le imprese? Una opportunità reale. Sono molto critico sul tema, ma credo sia utile fornire agli studenti elementi che possono orientarli verso il futuro, qualunque esso sia. È un equivoco pensare che chi studia filosofia un domani non possa diventare un grande imprenditore agricolo».
 

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