Assange, sì all’emendamento Marilotti
Consiglio d’Europa, passa la proposta del senatore: liberate l’editore di Wikileaks
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SASSARI. L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato all’unanimità un emendamento che chiede il rilascio immediato di Julian Assange, formulando un appello agli stati membri appoggiato con forza dall’Intergruppo parlamentare italiano nato su iniziativa del senatore sardo M5s, Gianni Marilotti, al fine di monitorare il caso. Il voto è avvenuto nel corso del dibattito sul Rapporto sulla libertà d’informazione. Nel corso del dibattito sono emersi diversi emendamenti, uno dei quali recepisce l’appello lanciato dal relatore Onu Nils Melzer, secondo cui l’editore di Wikileaks presenta chiari segni di tortura psicologica e dovrebbe essere rilasciato al più presto dal carcere britannico di Belmarsh, in cui si trova per ragioni legate soltanto alla richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti. Sostenuto in maniera attiva da Alvise Maniero, membro dell’Intergruppo coordinato da Marilotti, l’emendamento che chiede la liberazione di Assange è stato accolto positivamente dallo stesso curatore del Rapporto sulla libertà dei media Foulkes. Marilotti è stato invitato in Consiglio d’Europa come relatore alla conferenza “Libertà di informazione a rischio: il caso dell’estradizione di Julian Assange”. «Noi crediamo debba emergere con nettezza il fatto che il trattamento iniquo di un detenuto e le violazioni dei diritti umani che pare subire non sono compatibili con i fondamenti delle grandi democrazie occidentali – ha detto Marilotti – nelle quali il rispetto della persona e delle leggi che esse si sono date, a garanzia di tutti, sono elementi imprescindibili. Ancora più incredibile, questo cedimento rispetto a diritti fondamentali, lo è nei confronti di chi è sostanzialmente accusato di aver semplicemente divulgato la verità dei fatti».