Cualbu: «Subito i 90 milioni del Psr»
Coldiretti chiede alla Regione di sbloccare i fondi destinati alle campagne
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SASSARI. La richiesta è chiara, perché avere un portafoglio pieno e non poterlo usare, nemmeno quando serve, è una cosa che non va giù ai lavoratori delle campagne. «Chiediamo che vengano sbloccati i fondi del Psr – annuncia Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna –. Sono 90 milioni che garantirebbero la liquidità necessaria alle aziende agricole, agli allevatori, ai florovivaisti, alle aziende lattiero-casearie e alle industrie della trasformazione per andare avanti. In un momento straordinario come questo, servono misure straordinarie». I soldi sarebbero dovuti già essere nelle casse delle aziende, ma Argea non è riuscita a smaltire le 50mila pratiche accumulate e le misure in pagamento sono rimaste in congelatore, divise in vari reparti: 40 milioni avrebbero dovuto ristorare le aziende colpite dalla siccità nel 2017, nel 2018 erano 13 i milioni destinati al sostegno dopo le calamità naturali mentre nel 2019 si sarebbero dovuti pagare i 30 milioni destinati al benessere animale mentre la somma delle misure meno impattanti era compresa tra i 15 e i 10 milioni. «Non possiamo rischiare la paralisi del sistema produttivo per colpa della burocrazia – sostiene Cualbu –. Ci sono pratiche ferme perché durante l’iter è scaduta la carta d’identità del richiedente. Questo è assurdo, come è assurdo che il servizio di tesoreria di Argea sia chiuso per colpa del virus. La Regione ha tutti gli strumenti tecnologici necessari a garantire una ripartenza immediata ma li deve utilizzare». Il tempo che ancora può essere concesso all’attesa non è molto: «Entro due settimane si potrebbe fare tutto – conclude Cualbu –. Noi garantiamo la produzione delle derrate alimentari necessarie, a costo di rischiare la salute e di superare tutte le difficoltà che si riscontrano in questi giorni, ad esempio con gli spostamenti. La Regione, però, deve fare la sua parte e affrontare l’emergenza nel miglior modo possibile».