La Nuova Sardegna

Coronavirus in Sardegna, l'infettivologo Vella: "Sui casi degli ultimi giorni niente allarmismi"

Roberto Petretto
Coronavirus in Sardegna, l'infettivologo Vella: "Sui casi degli ultimi giorni niente allarmismi"

L'esperto conferma che il pericolo non è finito ma che nell'isola il sistema dei controlli funziona

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SASSARI«Situazione allarmante? Guardi, sto per arrivare in Sardegna per le vacanze, insieme ai miei figli. Questo le fa capire quanto sono tranquillo per la situazione in Sardegna»: sei contagi in due giorni nell'isola (di cui almeno tre di "importazione") non sembrano preoccupare Stefano Vella, medico infettivologo e ricercatore, che nei giorni più duri e tragici dell'epidemia era stato chiamato dalla Regione a far parte del gruppo di esperti che avrebbe dovuto indirizzare le scelte strategiche contro il dilagare del virus. «Posso dire che in Sardegna quello che si doveva fare è stato fatto. Se sono stati identificati e isolati significa che il sistema sta funzionando bene. Fondamentale in questo il modulo che chi arriva nell'isola deve compilare, perché ci dice da dove queste persone arrivano e dove vanno. Anche la app Sardegna sicura è fatta molto bene e può essere utile, sarebbe importante che tutti la scaricassero».

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