La Nuova Sardegna

L’Università nuorese partecipa alla nascita dell’Its “Blue Zone”

di Giusy Ferreli
L’Università nuorese partecipa alla nascita dell’Its “Blue Zone”

Costituita la fondazione per promuovere l’Istituto tecnico superiore a Tortolì: soci fondatori lo “Ianas” e la Provincia e la Camera di commercio di Nuoro

24 ottobre 2020
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Fondazione Its Blue Zone. Alla denominazione dell’area geografica che rievoca lunga vita, ambienti incontaminati e alimentazione sana, questa nuova fondazione, frutto del rapporto tra il mondo della formazione e il territorio, deve il suo nome accattivante. Ai soci fondatori – l’istituto Ianas di Tortolì in qualità di ente di riferimento, l'amministrazione provinciale di Nuoro, la Camera di commercio di Nuoro – si aggiungono altri soggetti privati che operano nell’ambito dell’innovazione.

In questo percorso di formazione e ricerca non poteva mancare naturalmente il Consorzio universitario del capoluogo barbaricino (Uninuoro) che su mandato dei due enti consorziati (Comune e Provincia) ha sostenuto e promosso l’iter per la nascita di un istituto tecnico superiore in grado di formare nuove professionalità e valorizzare il patrimonio materiale e immateriale che caratterizza un territorio al centro di studi da parte della comunità scientifica internazionale.

Nelle attività previste dallo statuto, fresco di stampa e depositato nello studio di un notaio di Cagliari lo scorso 13 ottobre, ci sarà spazio per ricerche, studi, interventi e progetti in grado di valorizzare tutti gli elementi distintivi e attrattivi dell’Ogliastra, territorio del centro Sardegna noto per l’alta speranza di vita dei suoi abitanti tanto da rientrare assieme all’isola greca di Ikaria, alla giapponese Okinawa, a Loma Linda in California e alla penisola di Nicoya in Costa Rica nelle cinque zone del pianeta nelle quali si vive più a lungo.

In questa nuova avventura, che ha visto la luce all’insegna della longevità, ruolo rilevante avrà l’istituto professionale che da anni sforna diplomati nel settore del turismo e della ristorazione e periti agrari.

«Da tempo – spiega il dirigente scolastico di Ianas, Nanni Usai – il nostro istituto sta lavorando, anche con la partecipazione a bandi regionali, al riconoscimento di una fondazione che consenta una serie di percorsi formativi tra i quali la qualifica post diploma di alta formazione»

. Le interlocuzioni avviate nel 2019 e seguite da incontri tra i vari partner si sono concretizzare qualche giorno fa nella costituzione di un nuovo soggetto. Che ora è pronto a dare il suo contributo allo sviluppo economico di un territorio dalle mille potenzialità ancora inespresse.

«Creata la compagine con atto notarile grazie alla disponibilità di partner di prim’ordine – sottolinea Usai –, ora dobbiamo dare corpo ai contenuti».

La collaborazione con gli enti guidati da Costantino Tidu (Provincia), Agostino Cicalò (Camera di commercio) e Fabrizio Mureddu (Università) entrerà nel vivo a breve e, dopo alcuni adempimenti come la costituzione del consiglio direttivo e degli altri organi, si procederà con la progettazione degli interventi formativi di qualità rivolti agli studenti ogliastrini ma non solo. Una rete di sinergie servirà a raggiungere le finalità, illustrate con dovizia di particolari nello statuto, finalità che verranno sviluppate sulla base di piani triennali.

«Si opererà con filiere del turismo delle attività e beni culturali con l’intento di rafforzare i processi di integrazione e connessione tra i vari operatori locali – prosegue il dirigente scolastico ogliastrino – e, chiaramente, di favorire la promozione del territorio in un’ottica trasversale che ricomprende tutti i beni identitari della vasta area del centro Sardegna ricadente nell’area della Blue Zone».

Non solo: grazie ai percorsi ipotizzati dalla neonata fondazione saranno coinvolte le comunità locali. Con un’azione che si svolgerà attorno a elementi identitari, culturali, tradizionali, naturali, si punterà sulla valorizzazione delle produzioni tipiche. Per Fabrizio Mureddu, commissario del consorzio universitario nuorese la collaborazione con l’istituto tortoliese era nell’ordine delle cose: «L’Ogliastra è fondamentale per la nostra Università. La percentuale di iscritti ai nostri corsi in scienze forestali e ambientali e in scienze dei servizi giuridici è altissima: il 25 per cento». Non sono solo i numeri, per quanto importanti, ad aver favorito l’accordo. «Il tema proposto – sottolinea ancora il commissario del consorzio universitario – è di assoluta rilevanza: non solo consente di dare corpo alla filiera dell’istruzione unica, concetto che ritengo strategico per lo sviluppo del territorio basato anche su alcuni capisaldi della nostra offerta formativa come l’ambiente e le foreste, ma ci mette di fronte ad una sfida importante. Questo progetto permette, infatti, di sposare temi prettamente locali con temi globali come la longevità nelle varie zone del mondo». La Blue Zone, concetto nato quando i ricercatori Gianni Pes e Michel Poulain hanno pubblicato su Experimental Gerontology il loro studio demografico sulla longevità umana nelle diverse zone del pianeta, è diventata non solo un importante brand ma ance uno straordinario laboratorio. E dall'Ogliastra, l'area con la più alta concentrazione di centenari maschi, che assieme ad alcuni centri della Barbagia di Ollolai costituisce la Blue zone, partirà un percorso innovativo frutto dell'interazione tra Università e territori .

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