rapporto Saie
Casa amara casa per 310mila sardi
Il 19 per cento delle abitazioni è datato e ha problemi strutturali
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SASSARI. Dopo più di un anno di restrizioni, la casa, il luogo in cui abbiamo passato la maggior parte del tempo, si è rivelata un fattore centrale nel nostro scenario quotidiano. Centrale ma non sempre comodissima. Anzi. Secondo uno studio della SAIE (l’associazione dei costruttori) quasi 310.000 cittadini sardi (19,1% della popolazione) vivono in case con problemi strutturali o di umidità, con una diminuzione di -2,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un valore percentuale più alto rispetto alla media nazionale (14%), che pone la regione al quarto posto in Italia. È nel Mezzogiorno (15,5%) che si trovano le percentuali più alte, rispetto al Centro (13,4%) e al Nord (13%). A livello regionale il territorio in cui il problema è più evidente è l’Abruzzo (22,6%, +6,3), seguito dalla Liguria (19,7%, +7,4) e dalla Campania (19,2%, +4,5).
I problemi strutturali e di umidità non sono gli unici a caratterizzare le tante abitazioni italiane. Un altro problema cruciale è quello dell’inquinamento acustico, un elemento che inficia direttamente sulla salubrità degli edifici. Sempre secondo gli ultimi dati Istat in Sardegna a vivere in case con rumori fastidiosi provocati dai vicini o dalla strada sono circa 129.800 residenti (8% della popolazione) a fronte di una dato nazionale dell’11,9%. In questo caso i fastidi più elevati si registrano in Liguria (16,3%) e Campania (16,2%).
Le misure messe in campo dalle istituzioni in questo senso possono sia alleviare le problematiche che dare impulso alla crescita della filiera. Basti pensare che, secondo i dati dell’ultimo Osservatorio SAIE, il giudizio delle aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni sugli incentivi è generalmente positivo. Il più utile secondo le imprese è il Bonus ristrutturazione (valutato positivamente dal 63%), seguito dall’Ecobonus (62%), dal Superbonus 110% (59%) e dal Sismabonus (56%). Del potenziale e delle criticità di tutti gli incentivi, ed in particolare del Superbonus 110% si discuterà durante SAIE Bari, la fiera di settore che aprirà i battentri il 5 giugno.
I problemi strutturali e di umidità non sono gli unici a caratterizzare le tante abitazioni italiane. Un altro problema cruciale è quello dell’inquinamento acustico, un elemento che inficia direttamente sulla salubrità degli edifici. Sempre secondo gli ultimi dati Istat in Sardegna a vivere in case con rumori fastidiosi provocati dai vicini o dalla strada sono circa 129.800 residenti (8% della popolazione) a fronte di una dato nazionale dell’11,9%. In questo caso i fastidi più elevati si registrano in Liguria (16,3%) e Campania (16,2%).
Le misure messe in campo dalle istituzioni in questo senso possono sia alleviare le problematiche che dare impulso alla crescita della filiera. Basti pensare che, secondo i dati dell’ultimo Osservatorio SAIE, il giudizio delle aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni sugli incentivi è generalmente positivo. Il più utile secondo le imprese è il Bonus ristrutturazione (valutato positivamente dal 63%), seguito dall’Ecobonus (62%), dal Superbonus 110% (59%) e dal Sismabonus (56%). Del potenziale e delle criticità di tutti gli incentivi, ed in particolare del Superbonus 110% si discuterà durante SAIE Bari, la fiera di settore che aprirà i battentri il 5 giugno.