TEULADA. Elicotteri da trasporto che vanno e che vengono, autocarri in movimento, personale militare impegnato in massicce manovre di addestramento: al poligono di Teulada l’Esercito italiano si prepara a una chiamata alle armi che ancora non c’è ma che potrebbe arrivare da qui a un tempo imprecisato.
Se lo Stato Maggiore non ha ordinato una mobilitazione del personale impegnato in Sardegna e nell’area del poligono si trovano ad oggi soltanto militari italiani, è scontato che l’immenso territorio dove ogni anno si combattono le ormai citatissime guerre simulate rischia di diventare un crocevia fondamentale per eventuali movimenti legati a operazioni Nato.
Sono gli abitanti dei paesi vicini, da Teulada a Sant’Anna Arresi, a segnalare l’improvviso picco di attività all’interno dello sterminato recinto off-limits del poligono, ma l’ufficio stampa del Comando getta comprensibilmente acqua sul fuoco: «Solo addestramento programmato - è la risposta alle domande del cronista - per fortuna non c’è alcun allarme e si lavora normalmente».