La Nuova Sardegna

La polemica

Donna “al cioccolato” nel buffet: bufera su un albergo di Golfo Aranci

di Paolo Ardovino
Donna “al cioccolato” nel buffet: bufera su un albergo di Golfo Aranci

Un cliente ha raccontato l’episodio. La catena Voi Hotels: «Ci scusiamo»

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Golfo Aranci Un contesto di festa e relax da vacanza. Buffet a bordo piscina. Su un tavolo tovaglia bianca lunga, file di dolci di vario tipo. Ma a occupare gran parte dello spazio, una ragazza con indosso un costume da bagno e totalmente ricoperta di cioccolato. In posizione fetale. Come a dire: il buffet è servito. Questo è ciò che sarebbe accaduto qualche giorno fa, la sera di Ferragosto, in una struttura ricettiva di Golfo Aranci della catena Voi Hotels.

A renderlo noto, la testimonianza di un manager milanese che ha visto la scena, l’ha documentata e sottoposta al parere di altri utenti su Linkedin. «Il corpo femminile come oggetto» il suo commento «esterrefatto». La risposta della catena del gruppo Alpitour non si è fatta attendere: «Stiamo intraprendendo azioni immediate».

Per ora non replica, invece, la direzione dell’hotel golfarancino. «Dopo una bella giornata in cui tante persone hanno lavorato duramente per fare passare un giorno spensierato ai tanti ospiti, rimango senza parole guardando questa scena – si legge nel post condiviso dal testimone, il manager Federico Mazzieri –: buffet dei dolci a bordo piscina, su un tavolo una ragazza in costume ricoperta di cioccolato, stesa in mezzo ai pasticcini. Dopo il primo momento di sgomento mi domando: cosa significa? Cosa ne pensano i manager di Alpitour di questa rappresentazione del corpo femminile?».

Chieste spiegazioni, dice l’utente, «mi hanno detto che era la statua di cioccolato». Il disappunto si allarga citando i valori dell’azienda, «tradizione, innovazione», per poi «permettere che nelle proprie strutture ci siano questi comportamenti, dove il corpo di una donna, di una lavoratrice, sia equiparato a quello di una stoviglia per assecondare l’occhio malizioso di qualcuno». Infine: «Sono in vacanza con mia figlia di quattordici anni ed il suo commento è stato “papà che schifo, questo non è un paese dove potersi realizzare”».

Tra le prime risposte, quella dei vertici di Voi hotels, che si sono scusati per «l’increscioso episodio», spiegando: «Ci teniamo a sottolineare con forza che ogni giorno ci impegniamo per praticare i valori dichiarati, tra i quali in modo prioritario, il rispetto verso i nostri collaboratori e ospiti. Ci rammarichiamo profondamente per l’incidente verificatosi e desideriamo ribadire con fermezza che non abbiamo mai avuto alcuna intenzione di rappresentare valori diversi da quelli che abbracciamo con determinazione».

In conclusione: «Continueremo a lavorare incessantemente affinché situazioni come queste non si ripetano in futuro. Stiamo intraprendendo azioni immediate per affrontare questo episodio in modo costruttivo e per garantire che in futuro nessun cliente debba sentirsi offeso in alcun modo». Contattata la struttura di Golfo Aranci per chiarimenti e per ricostruire l’episodio, dalla direzione non è arrivata risposta. Tanti i commenti indignati su Linkedin e rimbalzati poi su altri social («Orribile», «il corpo femminile non è già abbastanza mercificato?»). C’è chi ci va cauto e parla di «scelta personale», e chi suggerisce «era un’animatrice del villaggio rimasta trenta minuti in quella posizione per farsi fotografare».

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