La Nuova Sardegna

Ludopatia

Giochi e macchinette: la Sardegna brucia 1,4 miliardi di euro

di Andrea Sini
Giochi e macchinette: la Sardegna brucia 1,4 miliardi di euro

Dal Libro blu dell’Agenzia Dogane e Monopoli dati in fortissimo aumento in tutta Italia

10 gennaio 2024
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Sassari Si può giocare di più, perché è dentro di noi. L’unica cosa che conta è vincere, perché – a questo gioco – la partecipazione fine a se stessa non interessa a nessuno.

C’è un’Italia intera che scende in campo con negli occhi e nella testa un unico pensiero, quello di migliorare la propria condizione attraverso una scommessa, non importa quale. A descriverla nel dettaglio è il Libro Blu dell’Adm, che fotografa attraverso le cifre un fenomeno che muove qualcosa come 63 miliardi di euro a livello nazionale ed è in forte crescita. La Sardegna fa la sua parte con un monte giocate pari a quasi 1,4 miliardi di euro.

La ricerca L’ultima edizione del Libro blu dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che fa riferimento al 2022, racconta di un’Italia sempre più dedita al gioco. Si parla di gioco legale, ovviamente, quello che garantisce allo Stato un gettito fiscale gigantesco, oltre 15 miliardi di euro. Nello studio di Adm c’è un intero capitolo dedicato al gioco fisico, con il dettaglio regione per regione e per tipologia di giocata. Si va dal Bingo alle “macchinette”, dai giochi numerici a totalizzatore (tipo Superenalotto e Winforlife) ai giochi a base ippica o sportiva, sino al lotto e alle lotterie. Un vero e proprio esercito di ludopatici, ai quali si affiancano anche tanti giocatori più o meno occasionali.

Gioco fisico e a distanza La raccolta, ovvero l’ammontare complessivo della giocate, sfiora quota 63 miliardi di euro (62.994,7), ma se si considera che il gioco a distanza (che vale 73 miliardi) ha superato da tempo quello fisico, il conto totale della raccolta è da capogiro: 136 miliardi di euro che se ne vanno in scommesse e giocate. Con una crescita enorme rispetto a due anni prima: nel 2020 il dato complessivo rilevato era di 88 miliardi. Le vincite complessive superano i 115 miliardi di euro (69 miliardi nel gioco a distanza, 46 in quello fisico) e questo significa che allo Stato resta in cassa un tesoretto che dal 2020 è cresciuto a dismisura: da poco meno di 13 miliardi ai 20,3 dell’ultimo rilevamento.

La Sardegna del gioco L’isola fa la sua parte, come detto, in un contesto in cui le cifre stanno crescendo esponenzialmente anno dopo anno in tutte le regioni d’Italia. Il dato complessivo della raccolta per quanto riguarda il gioco fisico in Sardegna è pari a a 1,373 miliardi di euro per il 2022: due anni prima non si arrivava a un miliardo (926 milioni). Si vince anche in Sardegna, ovviamente: nel 2022 il gioco ha “restituito” all’isola 949,23 milioni di euro.

“One armed bandit” Gli americani chiamavano “bandito con un braccio” le slot machine di prima generazione, non casualmente. Oggi in Italia le versioni più moderne e tecnologiche di quelle macchinette (versioni Awp, Vlt e Comma 7) fanno la parte del leone, facendo uscire dalle tasche degli italiani 33,8 miliardi di euro. Ne rientrano in tutto 25,1. In Sardegna per questo tipo di giocate si spendono 751,9 milioni, contro i 467 del 2020, con un margine di vincite di 519 milioni.

Gli altri giochi Al secondo e terzo posto nella classifica delle preferenze dei giocatori ci sono le lotterie (307 milioni in Sardegna, con 222 di vincite) e il Lotto, che brucia nell’isola 165 milioni facendone rientrare solo 113. A seguire i giochi al totalizzatore, quelli a base sportiva e il Bingo. L’isola, infine, rappresenta un caso particolare per le giocate sull’ippica: la passione per i cavalli muove “solo” 1,49 milioni, ma l’isola trascina il dato nazionale, che registra una crescita dell’11,79 per cento del numero complessivo di operatori.

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