La nuova Giunta, Alessandra Todde cambia strategia: sarà lei a fare le proposte ai partiti
Da domani altri incontri bilaterali con una bozza di massima sul tavolo
Cagliari Cosa accadrà prima del 10 aprile, giorno in cui la presidente Alessandra Todde ha giurato che presenterà ai sardi i 12 assessori, nell’aula del Consiglio regionale? Che a ridosso di Pasqua, ma anche subito dopo, i dieci partiti del Campo largo saranno riconvocati per nuovi e decisivi incontri bilaterali. Con forse anche una novità sostanziale rispetto ai giorni scorsi, almeno nella strategia, da parte della presidente. Quale sarebbe quella nuova? Che potrebbe essere lei a proporre ai partiti questo o quell’assessorato, mentre finora sembrava dovesse essere l’esatto contrario. Almeno così s’era intuito dai «sei criteri», approvati nella riunione tecnica del Campo largo subito dopo la vittoria del 25 febbraio. Perché Alessandra Todde avrebbe deciso di cambiare metodo? Per evitare, innanzitutto, possibili conflitti fra i partiti guida della coalizione, cioè il Pd, che ha conquistato 11 seggi, e i Cinque Stelle, sette, ma soprattutto bloccare sul nascere eventuali invidie tra le altre sei sigle che hanno eletto almeno un consigliere regionale: i RossoVerdi (4), tre a testa per Orizzonte comune, Uniti, Progressisti e Sinistra futura e uno in quota Psi. Più Fortza Paris e Demos, che hanno contribuito alla vittoria con oltre 10mila voti, ma poi rimasti all’asciutto come seggi.
Le proposte In sostanza, nella seconda fase delle trattative, sarebbe la presidente a dare le carte, senza più aspettare che siano i partiti a presentare le loro richieste. Partendo comunque da questo schema: il Pd avrà tre assessorati, più la presidenza del Consiglio regionale, due i Cinque stelle, poi uno a testa assegnato agli altri partiti che hanno eletto un consigliere, sarebbero sei in tutto, mentre sul dodicesimo, la sanità?, a dire l’ultima parola potrebbe essere proprio la presidente della Regione.
Nuovi bilaterali Cominceranno domani con ll Pd. Tra l’incontro avverrà all’indomani della direzione regionale Dem, che si riunirà oggi a Oristano. Poi dovrebbe essere la volta dei 5 Stelle, il partito della presidente, e via vai tutti gli altri. Fino a Pasqua, quando gran parte delle caselle dovranno essere già riempite.