A Sassari ultimo testa a testa tra Mascia e Ganau, ad Alghero è quasi fatta per Raimondo Cacciotto
Week-end di fuoco per i Dem che devono scegliere tra il segretario e l’ex primo cittadino. Nella Riviera del Corallo accordo a un passo sul nome proposto da Avs di Antonio Piu
Sassari Ultime curve per arrivare ai nomi dei candidati del campo largo a Sassari e ad Alghero. Agevoli sulla Riviera del Corallo, dove l’accordo sul nome di Raimondo Cacciotto (Avs) sembra a un passo (ancora però da fare). Pericolose nel capoluogo, con i Dem che saranno impegnati in un week-end di fuoco per sciogliere l’ultimo nodo rimasto e proporre al tavolo il loro campione. La partita è ridotta a due nomi: il segretario provinciale Giuseppe Mascia e l’ex sindaco e presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau.
A Sassari il calendario è serrato e la scelta potrebbe arrivare già al tavolo di coalizione convocato per lunedì. Ma prima ci sarà da portare a casa le interlocuzioni con i civici dell’ex magistrato Mariano Brianda (ieri sera il primo confronto) e affrontare i confronti interni in programma tra sabato e domenica all’interno del Pd. «Non abbiamo fretta – predica il segretario cittadino Antonello Lullia – ci stiamo confrontando al nostro interno, tenuto conto delle istanze di rinnovamento che arrivano dal campo largo. Vogliamo arrivare a individuare il nome migliore e farlo con una scelta unitaria e condivisa, ratificata da tutti gli organismi del partito e poi dalla coalizione».
La fretta in realtà c’è. Anche perché la conferma delle «istanze di rinnovamento» è richiesta in un documento che alcune sigle del campo largo stanno “limando” da ieri per recapitarlo proprio a Lullia. E che, ribadendo la necessità del «rinnovamento» sembrerebbe spingere sul nome di Giuseppe Mascia, frontman del gruppo arroccato da 10 anni nella trincea del consiglio comunale, che chiede con forza di diventare protagonista.
Mascia, che può contare anche sul convinto appoggio del suo compagno di banco Fabio Pinna (anche lui inizialmente papabile candidato), deve però prima di tutto convincere Gianfranco Ganau, che mette in campo tutto il suo blasone in un turno elettorale che si annuncia complesso, e non sembra avere nessuna intenzione di fare alcun volontario passo indietro. Con i big del partito che nicchiano, nella speranza che la frattura si possa ricomporre «a fari spenti».
Il problema è che gli alleati, più o meno velatamente, iniziano a premere. «Gli elettori alle regionali hanno fornito una chiara indicazione di rinnovamento e forte voglia di progresso economico e sociale. I Progressisti unitamente al resto della coalizione ritengono di volere fare propri questi elementi di cambiamento rilanciandoli con programmi concreti e credibili che bandiscano i personalismi e mettano Sassari e Alghero al centro», spiega Simone Campus, coordinatore provinciale dei Progressisti. E ancora: «Come Orizzonte Comune siamo convinti che la scelta del candidato alla carica di sindaco debba ispirarsi ai principi di rinnovamento e cambiamento; e questi segnali ci arrivano dalla società civile», sottolinea il coordinatore provinciale e cittadino Massimo Rizzu. «Il modello vincente di Cagliari deve essere replicato in tutti i territori se vogliamo strapparli al clientificio della destra», sottolinea il coordinatore regionale M5s Ettore Licheri, che almeno per ora resta alla finestra.
«Alleanza verdi e sinistra è terza forza di maggioranza», sottolinea Antonio Piu neo assessore regionale ai Lavori Pubblici. Che conferma di puntare sul nome di Caciotto per La Riviera del Corallo: «Su Alghero abbiamo un progetto politico che abbiamo lanciato dal 2019 con Futuro comune e Raimondo Cacciotto e Ornella Piras, convergendo poi in Europa verde, che ci porta oggi ad essere protagonisti al tavolo delle trattative, forti dell’ottimo risultato delle regionali. Presenteremo una lista e una proposta di candidato». Proposta che va avanti a vele spiegate, con un occhio però alle grandi manovre del campo largo algherese impegnato ad allargarsi ulteriormente pescando tra le macerie causate dal furioso scontro in atto del centrodestra, che potrebbe cambiare scenario di colpo. Con frenetiche interlocuzioni proprio in queste ore. Il tutto sempre che lo schema generale regga, e non sia travolto da un altro terremoto, questa volta in arrivo da Sassari.